Nel destino di ogni podista che si rispetti c’è il tentativo, spesso vano, di convincere gli altri a correre.

Ogni occasione é buona per esaltare i benefici della corsa, è tutto un ” fa benissimo, poi stai meglio giuro” a fronte di chi ci dice ” tu sei matto”.

Ci prenderemo gli insulti e andremo avanti nel nostro tentativo di convertire il più alto numero di persone alla nostra passione e pazienza se gli amici ci eviteranno, ci bloccheranno su whatsapp e non risponderanno più alle nostre e telefonate, noi andremo avanti come treni perché un podista non si arrende .

Ma se questo è il prezzo che siamo costretti pagare nel tentativo di diffondere l’amore per la corsa , dall’altro lato non c’è soddisfazione più grande di essere riusciti a convertire almeno un “lagnuso”, un pigro, uno/una che aveva fatto della fusione con il divano l’essenza della sua vita.

Abbiamo tutti un amico/ amica così , che non solo non corre, non fa sport, mangia a dismisura ma si permette anche di additarci come ” matti” per la nostra passione.

Siamo convinti che sia una battaglia persa, una sfida che non riusciremo mai a vincere, una ” gara” che non riusciremo mai a terminare e quindi, progressivamente, smettiamo di provarci lasciando il lagnuso al proprio destino.

Immaginiamo che il giorno in cui dovrà fare i conti con la sua sedentarietà ( perché quel giorno arriva) saremo lì a dirgli ” io te lo avevo detto!!”  e con in mente questa piccola rivincita abbandoniamo il tentativo di schiodarlo dal divano .

Ma quando meno lo aspettavamo arriva un messaggino che ci riempie di gioia “ sono andato a camminare, camminata veloce per ben tre km. Ti odio ma avevi ragione, dopo ci si sente davvero bene, dolorino a parte non vedo l’ora che sia domani per andare ancora “.

Felicità ! Ci siamo riusciti ! 

Che incredibile svolta alla nostra giornata,quel messaggio ci apre il cuore, ci riempie di orgoglio per essere riusciti a descrivere con forza le meravigliose sensazioni che si provano alla fine di un allenamento. 

Il nostro amico lagnuso non smetterà mai, ci impiegherà tempo per iniziare veramente a correre, alternerà la camminata veloce alla corsa lenta ma la cosa più importante è che non si fermerà, che dichiarerà guerra alla ” divanizzazione” come stile di vita.

Quindi amici il mio consiglio di oggi è proprio quello di cercare la soddisfazione nel trasmettere agli altri la nostra passione e pazienza se questo ci costerà un gran numero di ” vaffa” perché saranno compensati da quella volta in cui…..ho convinto quel lagnusazzo ad  andare a correre.

E allora buona domenica con il buon proposito ” adotta che tu un lagnuso”.