Nei giorni scorsi, agli aragonesi sono state recapitate le bollette di conguaglio del canone idrico per gli anni 2015 e 2016 per un importo di circa 111,00 euro.

Ma dopo pochi giorni, l’Amministrazione Parello fa un passo indietro, e decide di annullare le fatture.
Come riportato dal quotidiano “La Sicilia”, per il Sindaco “si è trattato di un errore nel calcolo delle fatture” dichiarando: “Ho dato mandato agli uffici di non distribuire le fatture già stampate e attraverso un manifesto pubblico avviseremo subito i cittadini di non pagare quelle ricevute ed eventualmente di chiedere il rimborso per quelle già pagate”.

In queste settimane, sono stati tanti i cittadini che si sono recati negli uffici comunali preposti, per manifestare in maniera decisa, ed in alcuni casi anche poco ortodossa, il loro grande dissenso sulla questione.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere Raimondo Cipolla, per il quale: “ Questo è un ennesimo cattivo esempio di gestione di questa Amministrazione. Già nell’autunno scorso ha posto in essere la revoca di un contributo non dovuto, perché illegittimo, ad un’associazione presente sul territorio. Ed oggi, un’ennesima cattiva gestione di bollettazione”.

“L’invio delle fatture ai cittadini, ha avuto un suo costo e vorremmo sapere – continua il consigliere – queste spese a chi andranno ad essere imputate”.

“C’è un canone di disinquinamento – conclude Cipolla – che parrebbe non dovuto per alcuni anni, perché è stato accertato con sentenza del tribunale, che il depuratore non funzionava. Vorrei invitare l’Amministrazione e il Sindaco a dare ai cittadini delucidazioni in merito”.