Era quasi scontata, ma ora c’è l’ufficialità: sancita del voto. Mimmo Randisi, 45 anni, riberese, è stato confermato presidente provinciale della Cna di Agrigento. Ha incassato l’unanime fiducia da parte dell’Assemblea, composta dai delegati in rappresentanza dei vari comparti dell’artigianato e della piccola e media impresa. Il congresso, che ha visto la presenza di numerosi parlamentari, sindaci, amministratori comunali ed esponenti delle forze sociali, sindacali ed imprenditoriali, è stato celebrato ieri alla presenza dei massimi vertici siciliani e centrali della Confederazione. Hanno dato il loro fattivo contributo ai lavori, il segretario nazionale Sergio Silvestrini, il vice presidente nazionale, Giuseppe Montalbano, il segretario regionale, Mario Filippello, e il presidente regionale, Giuseppe Cascone.
A sorpresa, in quanto non all’ordine del giorno, è stata anche rinnovata, su proposta del presidente rieletto, la fiducia al segretario provinciale, Piero Giglione. “Certamente inattesa – afferma soddisfatto Giglione – si tratta di un attestato di stima che mi riempie di gioia e mi carica ulteriormente di responsabilità rispetto al lavoro da portare avanti per provare a dare risposte concrete alle nostre realtà produttive”.
Il Randisi bis parte in un clima di grande entusiasmo e di festa, palpabili all’interno della sala che ha ospitato i lavori congressuali incentrati sul tema “superare la crisi: idee e proposte per rilanciare l’economia agrigentina”.
Utilizzando una metafora calcistica, il presidente, subito dopo la fumata bianca, rivolgendosi all’assemblea ha voluto chiarire un concetto: “Per vincere il campionato bisogna ottenere i risultati positivi partita dopo partita. Attenzione però. Perché è vero che in campo si scende in 11, ma se non c’è la compattezza del gruppo e se ciascuno, anche chi resta in panchina o in tribuna, non darà il proprio contributo, non si potrà arrivare lontano”. Tradotto in soldoni, Mimmo Randisi, che ha annunciato significative novità per rilanciare l’attività della confederazione sul territorio, ha invocato il gioco di squadra. “Dobbiamo essere tutti uniti soprattutto in questa fase di grave crisi economica – ha aggiunto – guai a guardare soltanto agli interessi delle singole imprese. Bisogna lavorare in uno spirito unitario, di collaborazione costruttiva per provare a rifornirci di ossigeno, oggi più che mai vitale, per fare respirare il nostro tessuto produttivo”. Ed una delle chiavi di svolta per riavviare nell’agrigentino un percorso virtuoso, secondo la ricetta contenuta nella relazione di Randisi, frutto anche delle proposte arrivate dal territorio, sarebbe lo sblocco dell’edilizia. “Una priorità strategica – ha rilanciato il presidente – perché in grado di innescare significativi benefici sia diretti che dell’indotto, dal momento che il settore delle costruzioni trascinerebbe a catena buona parte degli altri comparti”. Randisi ha assicurato un forte pressing nei confronti dei Comuni per promuovere una seria ricognizione finalizzata ad individuare tutti quei progetti immediatamente cantierabili in modo da creare un parco progetti del territorio”.
Sul tappeto anche altre proposte e richieste che sono state consegnate al leader nazionale Silvestrini, il quale è stato molto chiaro: “Il buon Dio ci ha donato due orecchie e la bocca. Vi garantisco che la mia presenza ad Agrigento, dove ho trovato quadri dirigenziali della Cna davvero all’altezza del compito, non è stata vana. Mi farò interprete delle esigenze che mi avete rappresentato”. Molto apprezzati pure gli interventi di Montalbano e Filippello, i quali hanno posto l’accento su alcuni temi nodali e sensibili.
L’assemblea elettiva quadriennale è stata chiamata ad eleggere gli altri organismi statutari.
- Ufficio Presidenza: Paolo Marchese, Lucio Manto, Giovanni Lombardo, Emanuele Farruggia, Giuseppe Scibetta e Pietro Caico.
- Direzione Provinciale: Giacomo Aucello, Salvatore Costanzino, Francesco Curaba, Francesco Di Natale, Filippo Inglima, Michelangelo Latino, Toni Lo Pilato, Tommaso Militello, Ferdinando Patermo, Salvatore Sabella, Rosario Turturici, Ludovico La Marca, Paolo Marchese, Lucio Manto, Giovanni Lombardo, Emanuele Farruggia, Giuseppe Scibetta, Pietro Caico, Tonino Ciancimino, Giuseppe Salamone, Vincenzo Giglia, Elio D’Orsi, Giuseppe Farruggia, Rosetta Palillo. Assetto che sarà completato con l’aggiunta di tre componenti.
- Delegati all’assemblea regionale: Mimmo Randisi, Filippo Inglima, Giuseppe Scibetta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Montalbano.
- Delegato all’assemblea nazionale: Giuseppe Montalbano.
- Revisori: Vincenzo Bartolomeo, Carmelo Fallù e Gero Nobile.
- Collegio dei garanti: Pasquale Schembri, Vito Valenti e Calogero Falco Abramo.