“In una congiuntura economica drammatica e con pericolose tensioni sociali che attraversano il Paese ed in particolare il Mezzogiorno, le farneticanti ed offensive accuse del leader del M5S Grillo, appaiono oltremodo stupide e violente, oltre che offensive per tutti coloro che la mafia l’hanno sempre combattuta e la combattono ogni giorno. Invitare l’Unione Europea a non destinare più le risorse per lo sviluppo all’Italia, perché finiscono in tre regioni come Calabria, Sicilia e Campania e quindi alla ndrangheta, alla mafia ed alla camorra, è un insulto non solo alla verità ma anche alla dignità della stragrande maggioranza di persone che con la mafia non hanno nulla a che spartire. Diverso è il discorso sulla capacità di spesa dei fondi europei, sulla qualità dell’attività di programmazione e sul reale impiego delle risorse comunitarie, argomento sul quale occorre riconoscere ritardi e responsabilità e riformulare piani di intervento efficaci. Da respingere al mittente, dunque, le parole di Grillo che identificano il Sud quale terra di malaffare tout court. Il Sud ed il suo desiderio di riscatto, hanno oggi in Grillo un nuovo nemico. Sono parole rozze e false le sue, pronunciate in sede europea, che offendono l’intero Paese, la sua dignità e la sua speranza di futuro”.
Lo afferma il deputato regionale all’ARS, l’On. Michele Cimino, portavoce del Patto dei Democratici per le Riforme.