Da qualche giorno, nelle vetrine di diversi esercizi commerciali di Aragona, sono apparsi volantini che inneggiano ad una rivoluzione popolare.

In città, tutti si chiedono chi li abbia affissi, ma nessuno riesce a darsi una risposta. Anche perché, nel piccolo paese delle maccalube – almeno ufficialmente – non sono presenti o radicalizzati gruppi estremisti.

“Scandali, corruzione, distruzione dello Stato Sociale, eliminazione dei diritti sanciti dalla Costituzione, degrado, disperazione, povertà, suicidi di Stato, disoccupazione, malasanità”.

“Siamo un paese in rovina. Dobbiamo reagire. Dobbiamo ribellarci subito!!!”

“APPELLLO ALLA MOBILITAZIONE POPOLARE”.

“Se vuoi il cambiamento devi attivarti ora! Uniamoci cacciamoli tutti”.

“Costituzione di un coordinamento rivoluzionario spontaneo libero dai partiti, libero da padroni”.

Questo è quanto si legge nel volantino, che preoccupa non poco, soprattutto in vista delle imminenti elezioni amministrative di giugno.

Finora, volantini del genere, ad Aragona non ne erano mai apparsi, e ci si chiede se sono stati affissi da gente del luogo, o da soggetti forestieri venuti appositamente per tappezzare le vetrine degli esercizi commerciali?