Il calcio è un gioco, ma se sei bravo potrebbe diventare anche qualcosa di più. Tuttavia campioni non si nasce ma si diventa non senza di aver sacrificato amicizie, famiglia, divertimento.  Tutto questo diventa terribilmente difficile se vivi in Sicilia ed in provincia di Agrigento in particolar modo. La mancanza di impianti, di programmazione, di investimenti nei settori giovanili da parte dei club maggiori, non contribuiscono a creare situazioni favorevoli per giovani talenti che vorrebbero crescere nella loro terra.

A volte, le regole vigenti dei campionati “minori”, che impongono l’utilizzo di  un certo numero di “juniores”, non sempre rappresentano un vantaggio. Dipende dal ruolo che rivesti.

E poi ci vuole una grande, grande dose di fortuna. Se giochi devi sempre sfoderare il meglio di te, farti sempre trovare pronto se vuoi diventare un campione. Chissà: qualcuno potrebbe notarti (e di osservatori in giro ce ne sono).

E chissà, si potrebbe approfittare di una finestra di mercato per trovare una squadra dove giocare, allenarsi e crescere. Da due giorni si è aperto il mercato per i giocatori “svincolati”. Pietro Amato, portiere cattolicese classe ’98, è uno di questi. Campione d’Italia di calcio a 5 con la rappresentativa della sua classe (determinante il rigore parato in finale), ha vestito la maglia del Ribera giocando anche titolare, e si è allenato per un periodo con la prima squadra dell’Akragas disputando anche alcune partite con la Juniores.

Chissà che qualche osservatore stia cercando uno come lui.

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