di Antonio Tobia – Prima di campionato stregata per gli azzurri che al “Valentino Mazzola” di San Cataldo sprecano tante palle gol e si devono accontentare di un punticino. Se alla vigilia un pari su un campo difficile come quello nisseno ci poteva stare, alla fine tra gli azzurri prevale solo l’amarezza per non aver portato a casa una meritata vittoria. La dea bendata di certo non sorride ai ragazzi di mister Sandri, ancora a secco nelle tre gare ufficiali di inizio stagione.

La sagra delle occasioni sprecate iniziava col colpo di testa di Fabio Messina che si spegneva a lato e finiva col tiro di Albeggiano che, allo scadere dei novanta regolamentari, finiva incredibilmente a lato. Non erano le uniche occasioni gol mancate della gara. Nel primo tempo si contavano quelle di Pirrotta (palla alta sulla traversa), Giardina (tiro a botta sicura deviato in corner con Lo Piccolo che sugli sviluppi colpiva in pieno la traversa) e ancora Pirrotta (colpo di testa a lato).

Nella ripresa, dentro dal primo minuto Maggio al posto del claudicante Sammartano, la musica non cambiava. Proprio Maggio era protagonista di una delle azioni più pericolose. Servito da Giardina, il giovane azzurro scoccava un tiro in diagonale che Dolenti deviava con bravura, la palla finiva sui piedi dell’accorrente Messina che calciava alto sulla traversa. Mister Sandri sostituiva il claudicante Pirrotta con Albeggiano, poi capitan Fina con Mento. Il messinese riusciva a vivacizzare il gioco azzurro. Era comunque ancora Fabio Messina ad impegnare pericolosamente Dolenti che superandosi deviava in corner.

Che la sorte era avversa ai ragazzi di Angelo Sandri lo si era capito benissimo, la conferma arrivava poco dopo su un’azione gol tambureggiante. Per ben cinque volte gli azzurri provavano il tiro vincente, la difesa verde-amaranto riusciva tra batti e ribatti a salvarsi. Per i locali due pericolose conclusioni di Lo Coco, una per tempo: diagonale di poco a lato nel primo tempo e punizione ben parata da Ilario nella ripresa.

Il triplice fischio del signor Dario Madonia, sostituiva il designato Leandro Polizzi, sanciva lo zero a zero finale che sta strettissimo agli azzurri.

Il tabellino della gara:
SANCATALDESE: Dolenti, Di Marco Y., Di Marco D. (68′ Anzalone F.), Tumminelli, Di Marco S. (k), Chiazzese, Mulè G., Maniscalco, Bruno, Lo Coco, Anzalone F. (53′ Lo Grasso)
A disposizione: Noto, Mulè D., Guerra, Anzalone S., Barba
All. Rosario Marcenò
MARSALA 1912: Ilario, Genesio (vk), Blunda, Giardina, Lombardo, Lo Piccolo, Sammartano (46′ Maggio), De Vita, Messina, Fina (k) (68′ Mento), Pirrotta (59′ Albeggiano)
A disposizione: Pompignano, Licari G., Liuzza, Parrinello
All. Angelo Sandri
Arbitro: Dario Madonia (Palermo)
Assistenti: Paolo Iannello (Enna) – Alessandro Ensabella (Enna)
Reti: ****
Ammonizioni: De Marco S. (S), Maniscalco (S), Anzalone F.sco (S) – Giardina (M), Lombardo (M), De Vita (M), Fina (M)
Espulsioni: ****
Recuperi: 3′ p.t – 3 s.t.
Corner: 5 – 4 per la Sancataldese
Note: giornata calda, spettatori 500 circa

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