Campagna sociale contro il randagismo. E’ stata avviata a Raffadali per volontà dell’Amministrazione comunale in collaborazione con “Liberacqua Onlus”.
“Attraverso questa iniziativa, che si concretizzerà con l’affissione a più riprese di appositi manifesti – spiega il sindaco Giacomo Di Benedetto – vogliamo sensibilizzare la popolazione su questo fenomeno. Chi abbandona i cani commette un reato: è questo il messaggio che deve passare – aggiunge il sindaco – e rispetto al quale dobbiamo tutti comportarci di conseguenza. Il codice penale, l’articolo 727 prevede l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da mille a diecimila euro. Fermo restando che, al di là di tutto, prendersi cura degli animali è segno di grande civiltà. Il nostro sforzo è quello di azzerare o ridurre al minimo il numero di cani randagi in giro per il paese, la cui presenza è già comunque sotto controllo grazie al servizio di accalappiacani, seguito da altri specifici interventi, assicurato dall’Unione “Feudo D’Alì”, di cui il Comune di Raffadali fa parte assieme a Santa Elisabetta e Sant’Angelo Muxaro. E’ nostra intenzione sconfiggere totalmente il fenomeno. Un obiettivo possibile se riusciremo ad accrescere nelle comunità una nuova cultura che passa attraverso la lotta all’abbandono degli animali, la sterilizzazione e l’adozione di quelli che si trovano nei rifugi” – conclude il sindaco Di Benedetto.