“A fine mese scadrà la proroga di affidamento del servizio per la raccolta dei rifiuti e, ancora una volta, ci troveremo, per volontà dell’Amministrazione Zambuto, senza alcun percorso condiviso, legittimo e lineare pianificato e delineato”. A sollevare la questione è il capogruppo Mpa di aula Sollano, Alfonso Vassallo, che torna alla carica. “Ho già chiesto una settimana fa la convocazione del Tavolo Tecnico – afferma l’esponente del movimento per l’autonomia – ma il vice sindaco Luparello, che è alla testa dell’organismo, non si è ancora mosso. E’stato individuato il consulente, chiamato a guidarci in questo percorso in ordine soprattutto al tipo di gestione da portare avanti, ma di lui non ci sono fin qui tracce. Non vorrei che tutto questo fosse finalizzato ad una strategia ben precisa: quella di arrivare, in ossequio al cosiddetto sistema Zambuto, in prossimità della scadenza senza avere nulla di concreto in mano. Un espediente per riproporci, magari sotto una nuova illusoria veste, quel contestato bando che appena qualche mese fa, proprio su nostra sollecitazione, è stato revocato per gravi incongruenze, anomalie e criticità. Una delle quali avrebbe determinato il licenziamento di una sessantina di lavoratori. Se quanto paventato si realizzerà, mi troverò costretto a chiedere le dimissioni del vice sindaco. Noi ribadiamo comunque la nostra posizione – evidenzia Vassallo – siamo per la gestione del servizio in house: una opzione che consentirebbe di contenere i costi, di ridurre il tributo, di assicurare una migliore pulizia della città e di salvaguardare i posti di lavoro”. E a proposito di posti di lavoro, Vassallo, assieme al consigliere comunale Angelo Vaccarello, ha inviato una lettera, tramite l’ufficio di Presidenza, alla Gesa e alle imprese, che fanno parte del raggruppamento, per chiedere lumi sulle assunzioni a tempo determinato del personale impegnato, per il 2013, nel potenziamento estivo del servizio di raccolta dei rifiuti. “Questa nostra iniziativa scaturisce dal fatto che il costo di queste assunzioni – precisano Vassallo e Vaccarello – è garantito attraverso una fonte economica pubblica, in questo caso dal Comune di Agrigento che poi lo ripartisce sui cittadini. Quindi è una spesa che va a gravare sui contribuenti. Riteniamo doveroso e opportuno allora sotto il profilo della trasparenza, tenuto conto che il sindaco ha espressamente detto di non avere contezza, comprendere alcuni meccanismi, quali ad esempio i criteri e le modalità di reclutamento. Nella eventualità delle selezioni – concludono Vassallo e Vaccarello – la possibilità, visto anche il particolare momento di crisi, dovrà essere offerta a tutti”.