Apollo e dafne nella valleNell’ambito delle manifestazioni dei “Venerdì nella Valle” organizzati dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, il 13 Settembre alle ore 21,00 nella splendida cornice del Tempio di Giunone, sempre con ingresso libero, sarà la volta di Apollo e Dafne di G. F. Handel a conclusione degli appuntamenti lirici del Mito Opera Festival promosso dal Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. Protagonisti d’eccellenza saranno il basso baritono Salvatore Salvaggio nel ruolo di Apollo e il soprano Tullia Bellelli nel ruolo di Dafne ed il mimo Antony Agnello nel ruolo di Amore, accompagnati dall’Orchestra da Camera del Mito Opera Festival diretta dal M° Luigi Sferrazza. La regia è dello stesso Salvaggio mentre i costumi sono di Maria Di Stefano. La trama dell’operina racconta la nota leggenda di Apollo e Dafne. Un giorno Apollo, fiero di avere ucciso a colpi di freccia il gigantesco serpente Pitone, incontra il Dio Amore e lo burla del fatto che non abbia mai compiuto azioni degne di gloria. Il dio dell’amore, profondamente ferito dalle parole di Apollo, si vendica, scagliando una freccia dorata contro Apollo; quest’ultimo fu colto da un passionale amore per la bellissima ninfa Dafne, figlia del dio Nettuno e della dea Gea. Il Cieco Volatile si divertiva a creare situazioni insostenibili, ferendo anche la giovane vergine con un’altra freccia ma fatta di piombo, che estingueva ogni stimolo amoroso; questo fatto fece cadere Apollo in un inseguimento senza fine, mentre Dafne per evitare l’amplesso di Apollo, in una corsa per sfuggirgli si occulta nelle foreste. Apollo, comunque, riesce a raggiungerla e mentre sta per cingerla, Dafne, terrorizzata, si rivolge al padre affinché non venga violata la sua purezza. Il padre esaudisce il desiderio della fanciulla e la trasforma in alloro, albero che conserva, nella ricchezza luminosa delle foglie, lo splendore della primitiva bellezza. Apollo, scosso e in lacrime per la perdita dell’amata, chiede a Dafne di utilizzare le sue foglie di alloro per incoronare i grandi eroi. Dafne nel suo ultimo istante di vita umana, china il capo e acconsente.