Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento procede negli adempienti previsti dal piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2018/2020 approvato dal Commissario Straordinario in carica lo scorso gennaio Dott. Giuseppe Marino, su proposta del Segretario/Direttore Generale Giuseppe Vella.
Il Libero Consorzio ha quindi avviato un monitoraggio costante delle attività dell’Ente riguardo al rispetto dei principi contenuti nel Piano di prevenzione della corruzione.
Il Piano approvato lo scorso 26 gennaio, peraltro, ha introdotto ulteriori modifiche rispetto a quello approvato nel 2017. Le modifiche riguardano l’art. 38 che inserito un apposito comma che riguarda la verifica di veridicità delle dichiarazioni fatte dai dipendenti. Il nuovo piano prevede che il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, avvalendosi dell’apposita struttura di supporto P.O. “Controlli, Anticorruzione e Trasparenza, potrà procedere, anche a campione, alla verifica delle dichiarazioni di insussistenza di cause di inconferibiltà e di incompatibilità relativamente all’incarico ricevuto.
Un’altra novità riguarda l’art. 43 che prevede la facoltà del R.P.C.T., col supporto dell’apposita struttura P.O. “Controlli, Anticorruzione e Trasparenza, di procedere alla verifica di eventuali violazioni della norma che riguarda gli incarichi a dipendenti dell’Ente in quiescenza, avvalendosi della collaborazione di altri Enti e altre Agenzie Governative.
Migliorate le procedure per promuovere e verificare la piena attuazione degli strumenti e delle misure previste in tema di prevenzione della corruzione. Inoltre si è provveduto a migliorare la trasparenza e la pubblicazione di dati e informazioni da parte dell’amministrazione garantendo la piena applicazione degli obblighi di pubblicità introdotti dal D. Lgs. n. 97/2016.
Tra i primi adempimenti già avviati, la verifica del rispetto delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità e la compilazione di un questionario sottoscritto dai dipendenti nel quale sono dichiarati gli eventuali rapporti di collaborazione esterna all’amministrazione anche a titolo gratuito e le attività economiche di parenti ed affini fino al secondo grado. I dipendenti in servizio, inoltre, hanno attestato al rispettivo dirigente o responsabile di Posizione Organizzativa di staff la conoscenza e la presa d’atto del Piano di Prevenzione della corruzione in vigore.