“Abbiamo compiuto un altro miracolo, molto più grande della salvezza ottenuta sul campo contro il Melfi”. Il presidente del CDA dell’Akragas, Silvio Alessi, ha incontrato stampa e tifosi all’indomani della presentazione del ricorso per ottenere l’iscrizione al campionato di Serie C.

Il ricorso è stato depositato alle 18:57 del 14 luglio, soltanto tre minuti prima della chiusura del termine.

“Il lavoro che è stato svolto in questi giorni è stato incredibile – ha detto Alessi che in alcuni momenti del suo intervento è stato interrotto dagli applausi dei numerosi tifosi presenti in una caldissima sala stampa – il Presidente Giavarini ha compiuto quello che lui dice essere l’ultimo atto come socio dell’Akragas. Adesso occorrerà ristrutturare la società. Già lunedì è in programma un incontro tra Giavarini e gli imprenditori del gruppo romano intenzionati ad entrare in società. Ci vedremo a Milano e si discuterà su ciò che si potrà fare. Dovremo anche lavorare per individuare tecnico e giocatori. Noi vorremmo ripartire da Lello Di Napoli. Grazie al grande lavoro compiuto dall’avvocato Enzo Caponnetto, molti vecchi soci hanno contribuito economicamente, così come dobbiamo ringraziare i tifosi che hanno versato delle somme di denaro, azione che ci ha dato sicuramente uno slancio. Ora è necessario che si prosegua su questo percorso, avremo modo nei prossimi giorni di parlare anche con la stampa per chiarire tutti i passaggi che si faranno e renderò noti i nomi di chi ci ha aiutato e di chi invece ci ha presi in giro”.

Anche l’avvocato Caponnetto ha voluto ringraziare tutte le parti che si sono sobbarcati oneri economici indispensabili per l’iscrizione, ma non solo: “Un ringraziamento speciale – ha spiegato Caponnetto – va anche ai funzionari e impiegati della Banca Sant’Angelo che sono rimasti a lavorare oltre il normale orario di lavoro per far giungere le somme a destinazione. Abbiamo rischiato molto ma è andata bene. Staremo attenti nel ristrutturare la società: l’Akragas è di tutti e vogliamo che tutti vengano coinvolti. E che sia chiaro che chi vuol dare il proprio contributo potrà farlo gratuitamente, come abbiamo fatto noi. Voglio lanciare un messaggio ai chi mi ha insultato su Facebook: mi piacerebbe conoscerlo e mostrargli tutto quello che è stato fatto in questi giorni. Con i soldi degli altri e dietro una tastiera siamo tutti bravi”.

“Dopo aver depositato la domanda alle 18:57 – ha confessato Nigrelli – ho iniziato a piangere. Avevamo salvato l’Akragas mentre ho sofferto per un amico del Messina che, in lacrime anche lui, mi ha comunicato il fallimento della sua società”.