Uomini contro macchine: un’accoppiata in grado di suscitare entusiasmi da vero e proprio “human pride”, fino a stuzzicare alcune delle nostre paure più recondite. D’altronde la cinematografia e la letteratura hanno sempre dato diverse versioni riguardo ad un ipotetico mondo dominato dalle macchine e dai computer: da “Il Tredicesimo Piano” fino ad arrivare a “Terminator”, passando ovviamente per la trilogia di Matrix. Qui si parla dunque di un’eterna lotta fra l’uomo e la natura, fra l’essere umano e l’essere robotico, passando anche dalle sfide che gli uomini hanno da sempre rivolto alle logiche volute dalla matematica e dai numeri, ovvero quella base sulla quale le macchine ed il pensiero artificiale vengono costruiti. Da Kasparov a Timo Boll, passando per Edward Thorp: vediamo di scoprire chi ce l’ha fatta, e chi ci ha provato.

Garry Kasparov VS DeepBlue (1997)

Quando la IBM sfidò il campione degli scacchi Garry Kasparov, nel 1997, molti sostenevano che mai e poi mai un uomo potesse vincere contro un algoritmo ed un super-computer. Nonostante le premesse iniziali, però, Kasparov accettò il confronto con DeepBlue, un computer creato nel 1985 e programmato per condurre la cosiddetta “partita perfetta”. Il confronto non fu certamente semplice, e Kasparov riuscì a collezionare solo tre “patte” ed una sconfitta risicata per 2 a 1. Nonostante questo, però, il campione degli scacchi dimostrò che il confronto man VS machine poi tanto scontato non era di certo.

Edward Thorp VS i casinò (1961)

Numeri, statistiche, calcoli matematici, algoritmi: tutti ingredienti fondanti sui quali si basano i computer, che appunto ragionano per logiche matematiche molto diverse da quelle insite nella natura umana. Essendo in fondo natura anch’essa, appare ancor più clamoroso il successo che Edward Thorp collezionò a discapito dei giochi di carte, rivoluzionando di fatto l’approccio uomo VS numeri: negli anni ’60, infatti, sbancò i tavoli di blackjack grazie al suo sistema di conteggio delle carte e diventò il primo uomo a sconfiggere i casinò.

Timo Boll VS Agilus (2014)

Timo Boll è probabilmente uno dei giocatori di ping pong più forti di sempre. E più forte anche delle macchine e dei robot, dato che nel 2014 venne apertamente sfidato da Kuka Robotics: un’azienda tedesca autrice di un braccio meccanico di nome Agilus che – almeno nella teoria – avrebbe dovuto umiliare qualsiasi avversario umano. Cosa che quasi avvenne perché Timo Boll, spiazzato dalla precisione del robot, perse addirittura per 6-0 il primo set. Poi, però, l’astuzia prese il sopravvento: mirando a rete, bordi del tavolo e spigoli, il campione riuscì a mandare in confusione il braccio, sconfiggendolo e sfruttando la sua scarsa mobilità.