Si è concluso il progetto “FARE BENE IL BENE” inserito nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa e rivolto agli alunni delle classi III della Scuola Secondaria di primo grado “A. Manzoni” di Ravanusa, in continuità con la classe III E del Liceo Scientifico della Scuola Superiore  “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa, seguito dalle docenti  tutor prof.sse Maria Sammartino e Franca Gallo, voluto fortemente dal nostro dirigente scolastico, dott. Francesco Provenzano, con la collaborazione della prof.ssa Maria Rosa Carmina. Esso ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, in particolare gli studenti, sui temi del volontariato, della solidarietà, della gratuità, dell’altruismo e della cittadinanza attiva.

Sono stati istituiti contatti ed incontri, nelle rispettive sedi, con gli esponenti delle  varie organizzazioni di volontariato  presenti nel nostro territorio dove  gli studenti sono stati coinvolti in esperienze formative forti che hanno permesso di sperimentare i valori della cittadinanza attiva, della responsabilità e della cooperazione.

Per i ragazzi è stata un’occasione per conoscere se stessi e le proprie capacità, per confrontarsi reciprocamente, riflettere sui temi sociali, scoprire una dimensione diversa del tempo libero finalizzata alla solidarietà e al bene comune. C’è più gioia nel dare che nel ricevere.

Per le Associazioni di volontariato è stata un’opportunità di parlare ai giovani, trasmettendo loro il valore dell’altruismo, inteso come forza viva, in grado di trasformare e migliorare la società attraverso il contributo di tutti.

Per gli insegnanti il progetto costituisce  un ulteriore strumento didattico per affiancare e arricchire il programma di studio dei ragazzi, aprire un dialogo con il territorio, dare spunti di attualità. La didattica dell’interdisciplinarità, poggia e trova fondamento nella formazione umana, sociale e civile della persona. È la Mission della scuola: accompagnare i giovani in un percorso che li porterà ad essere uomini e cittadini di domani.

L’avvincente narrazione delle persone conosciute,spesso giovani volontari, ha colpito i nostri studenti soprattutto per  l’elemento valoriale che ha ispirato la loro scelta.

L’esperienza vissuta assume un significato importante poichè ogni incontro con i vari esponenti del volontariato, ha lasciato dentro di loro una ricchezza, li ha fatti riflettere, ragionare, ascoltare formare  ai valori del dono, della gratuità e della condivisione nei confronti delle fasce più emarginate e più deboli della società, valori che portano a comportamenti ed atteggiamenti di impegno personale.

Gli studenti hanno incontrato i volontari della Caritas, Mondo X,  Misericordia, Agesci,  CIF.

Il progetto si è concluso con la visita a Palermo alla Missione di Speranza e Carità di Biagio Conti, una realtà significativa che accoglie gli ultimi, i più deboli, coloro i quali sono stati rifiutati dalla società; lì trovano un tetto, un pasto caldo e un letto per dormire, lavorano e producono l’essenziale per condurre una vita dignitosa. Un’esperienza umana che fa a pugni con una realtà dove regna l’egoismo, l’indifferenza, la prepotenza, la sopraffazione, l’apparire. È in questo vortice di antinomie che i nostri giovani hanno capito che non bisogna rimanere inermi di fronte ai problemi che devastano la società, che bisogna rimboccarsi le maniche e dare un contributo personale.

L’uscita a Palermo si è conclusa con la visita alla sede di “AddioPizzo”, Associazione anti raket fondata da Libero Grasso. Anche questa è stata un’esperienza forte che ha portato i ragazzi a capire che se vogliono combattere l’ingiustizia operata dal più forte verso il più debole, devono uscire dall’omertà e dalla paura, unire le forze, denunciare e lottare per un mondo più giusto, più sano e più libero.

Alla luce di quanto detto, riteniamo che il percorso intrapreso, sia l’espressione più alta di una scuola che educa, forma e costruisce, non solo saperi, ma competenze e valori spendibili nella vita.