La Fortitudo Moncada Agrigento ha iniziato questa stagione ponendosi obiettivi importanti: migliorare la classifica dello scorso anno (6° posto), quando venne raggiunto il miglior risultato della storia biancazzurra, diventare più consistenti in casa, facendo dimenticare le 7 sconfitte interne della stagione 2015-16.

Vincendo il derby con la Lighthouse Trapani per 76-72 (e con i granata non era mai arrivato il successo al PalaMoncada in A2), questi obiettivi sono stati centrati: la Fortitudo si trova al quarto posto in classifica dopo 29 giornate, grazie al tie-break favorevole con l’UniCusano Roma, e comunque andranno le cose nell’ultima giornata non potrà scendere oltre il quinto posto, aggiornando dunque la “storia” biancazurra. Inoltre, il successo sui trapanesi significa chiudere la regular season con un record casalingo impressionante: 13-2, 86.7%.

Ottenere questi risultati in un derby estremamente duro e combattuto, ma correttissimo in campo e sugli spalti (con un centinaio di tifosi ospiti) è stato ancora più bello per capitan Albano Chiarastella e compagni. Ritrovato Perrin Buford con la sua fisicità (12 rimbalzi per l’americano), anche Damen Bell-Holter ha dato un contributo di grande sostanza nei 24′ in cui è stato impiegato, in una splendida lotta tra pesi massimi con Andrea Renzi.

Da sottolineare, però, la prova strepitosa di Alessandro Piazza (anche 8 rimbalzi e 7 assist per lui), oltre alla personalità di Ruben Zugno, capace di mettere punti preziosi (e con qualità) anche in momenti molto delicati, come con il floater del 67-62 a 2′ dalla fine.

Il buon inizio ospite (4-10) non ha intimidito Agrigento, che ha risposto giocando una partita di grande consistenza fisica e con la capacità di distribuire le responsabilità, trovando contributi importanti da tutti (anche da Innocenzo Ferraro nel secondo quarto).

Una gara quasi sempre condotta dai padroni di casa, che hanno tentato più volte lo strappo (54-46 nel terzo periodo), rispondendo ogni volta alla reazione trapanese guidata ora dalla scheggia Keddrick Mays, ora dal talento cristallino di Renzi, ora dall’energia di Jay Crockett.

I biancazzurri sono stati bravi a tenere duro nel finale, catturando i rimbalzi decisivi e chiudendo la pratica con i tiri liberi di Marco Evangelisti a 4.3 secondi dalla fine. Il tiratore, grande ex, non ha vissuto una serata felice dalla lunga distanza, ma l’energia e la cattiveria con cui è andato anche a rimbalzo la dice lunga su quanto la Fortitudo volesse vincere questa partita. Cosa fatta, ora rotta su Scafati (sabato 22 aprile, 20.30), poi scopriremo gli accoppiamenti per i playoff.

Fortitudo Moncada Agrigento – Lighthouse Trapani 76-72 (19-15; 37-33; 54-54)

Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 3 (1/2 da 3,), Buford 12 (6/11), Cuffaro ne, Zugno 9 (3/4, 1/4), Evangelisti 12 (3/6, 0/4, 6/6 tl), A. Tartaglia ne, Ferraro 5 (1/2, 1/1), M. Tartaglia ne, Chiarastella 9 (3/3, 0/1, 3/3 tl), De Laurentiis 3 (1/2, 0/1, 1/3 tl), Piazza 12 (2/6, 2/6, 2/4 tl), Bell-Holter 11 (3/6, 0/2, 5/6 tl). All. Franco Ciani

Lighthouse Trapani: Mays 22 (6/11, 2/9, 4/6 tl), Costadura ne, Renzi 20 (8/15, 4/4 tl), Tavernelli 4 (1/3, 0/4, 2/2 tl), Simic ne, Nicosia ne, Ondo Mengue, Ganeto ne, Viglianisi 1 (0/1, 0/2, 1/2 tl), Filloy 7 (2/7, 1/5), Crockett 18 (6/9, 2/3). All. Ugo Ducarello