Ancora un boccone amaro per l’Akragas che perde anche a Benevento e chiude il girone di andata con 16 punti. Bottino scarso (se si considera l’ottima partenza) frutto di una scia sciagurata di risultati e prestazioni (tre pareggi e sette sconfitte nelle ultime dieci giornate) che l’hanno fatta precipitare in zona play out.

La prestazione in terra campana non è stata la più disastrosa vista quest’anno. I biancazzurri di Legrottaglie sono stati puniti da un tiro dalla distanza di Di Falco allo scadere dei primi 45′ di gioco e non avevano rischiato molto. Anzi, proprio nell’azione precedente Leonetti aveva superato il portiere avversario con il pallone salvato sulla linea.

Nella ripresa, nonostante l’impegno e la totale assenza di azioni avversarie, è emersa la solita carenza in attacco, con Di Piazza ancora sotto la sufficienza, e con la squadra che non riesce a creare azioni d’attacco. Manca una mente pensante al centro del campo e l’attaccante che riesca ad inquadrare la porta.

Legrottaglie ha dato spazio a Muscat che ha giocato un’ottima prova. Poi, in corso d’opera, Grea ha rilevato Aloi costretto ad uscire per problemi muscolari, e nella ripresa è stata la volta di Candiano che ha sostituito Vicente.

16 punti, dicevamo, alla fine del girone di andata. L’Akragas chiude al quartultimo posto, superata anche dal Melfi che ha battuto in casa il Catanzaro per 2 a 0.

Sotto adesso con il mercato. In settimana si aggregherà il centrocampista bulgaro Djurgerov mentre la società tratta attaccanti italiani e stranieri.

Sabato arriva all’Esseneto il Matera. C’è da “vendicare” l’ingiusta sconfitta subita all’andata e iniziare a fare punti per recuperare alcune posizioni. Ma quell’Akragas di inizio campionato, era tutt’altra cosa.