di Gerlando Gandolfo
Piazza stracolma e grande entusiasmo per il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, ad Agrigento per sostenere la candidatura a sindaco di Marco Marcolin.
Salvini ha toccato ed affrontato i principali temi al centro del dibattito politico nazionale e non ha risparmiato, come era prevedibile, stoccate al ministro dell’Interno Angelino Alfano con riguardo ai temi dell’immigrazione e per come, lui, Alfano, assieme agli altri politici, ha ridotto Agrigento finita agli ultimi posti della classifiche nazionali.
Salvini, che indossa una felpa con su scritto Agrigento, ha appena finito di parlare; scende dal palco e viene inghiottito dalla gente, come documentano le foto. Non si capisce più niente. Se lo tirano di qua e di la’.
Se lo aspettava? gli gridiamo. Non sente, fa un cenno, si gira. Ripetiamo la domanda. “Fantastico – dice- uno spettacolo davvero straordinario. Agrigento e gli agrigentini non meritano ciò che sino ad ora i politici che l’hanno governata le hanno fatto, riducendola nello stato in cui si trova”.
Salvini tra la folla
“Perchè ad Agrigento? Perchè – esordisce Salvini – il principale giornale economico italiano ha relegato Agrigentino all’ultimo posto per qualità della vita , nonostante abbia dato i natali a politici importanti come il sig Alfano che spero smetta di essere ministro il prima possibile. Agrigento perché è la città con l’acqua più cara d’Italia che non arriva in tutte le case, dove non funziona niente”.
E difficile fare peggio di coloro i quali hanno amministrato sino ad ora Agrigento e la Sicilia. In tanti hanno compreso che non è da ora che ci stiamo interessando dei IMG-20150512-00329problemi della Sicilia, lo abbiamo fatto prima ancora di iniziare il progetto “noi con Salvini” a Bruxelles con le battaglie a difesa dell’agricoltura e della pesca siciliana. Se la gente ci chiama un motivo ci sarà.
“Qualcuno vuole che il lavoro dei siciliani passi attraverso lo sfruttamento dell’ immigrazione clandestina, penso che Agrigento meriti di meglio.
Qualcuno in fondo alla piazza tiene un foglio con scritto “No ai razzisti”.
Facciamogli un applauso perchè – dice – mi permette di ricordare che secondo me razzismo è che con 4 milioni di italiani disoccupati, con un ragazzo su due che è a casa, paghiamo colazione, pranzo e cena in albergo a migliaia di immigrati clandestini.
Razzismo è dare 300 euro al mese ad disabile italiano e garantire sino a mille euro al mese a chi ospita un immigrato. Io chiedo se gli agrigentini che emigravano trovavano colazione pranzo e cena pagati in albergo. Chi vuole integrarsi deve rispettare la storia e le tradizioni della città che ti ospita:se poi arrivi e dici che dobbiamo togliere il crocefisso te ne torni a casa.
Chi è contento della sua città, di Agrigento, continui votare per chi ha votato: non promettiamo 80 euro da gettare dalle finestre, ma chi vota Marcolin deve sapere che se c’è una sola casa popolare sarà data ad un italiano.
Prima di venire ad Agrigento ero Gela, nella città natale di un altro siciliano che sta danneggiando la Sicilia: Crocetta che ne sta combinando di tutti i colori: il voto di Agrigento può essere importante per mandare finalmente a casa gente come Crocetta e Alfano che ha preso i voti in Sicilia e per la Sicilia non sta facendo assolutamente niente e che dopo le elezioni potremmo mandare finalmente a fare un altro mestiere.
Una piazza del genere è la migliore risposta a chi vorrebbe continuare a sfruttare Agrigento, se voi ci date fiducia io torno. Voi agrigentini meritate di meglio: da noi facce pulite e non trombati che per 40 anni hanno controllano la città e che hanno fatto un patto per continuare a farlo.