(AdnKronos Salute) – Rapporti sessuali ‘lampo’ per 5 milioni di maschi italiani. L’eiaculazione precoce si conferma il disturbo più diffuso in camera da letto: affligge infatti il 17% degli uomini nel nostro Paese, rispetto al quasi 13% che soffre di disfunzione erettile, circa 3 milioni. Questi i dati di uno studio italiano in via di pubblicazione, anticipati da Paolo Verze, ricercatore dell’università Federico II di Napoli, al congresso della Società europea di urologia (Eau), in corso a Madrid.
Un’altra ricerca italiana presentata a Madrid – dove fino a martedì 24 marzo sono riuniti oltre 10 mila urologi da tutto il mondo – ha messo a confronto l’efficacia delle strategie terapeutiche disponibili per far durare di più i maschi ‘Speedy Gonzales’. L’équipe dell’università di Palermo, coordinata dall’urologo Carlo Pavone, ha seguito 150 uomini con un’età media di 50 anni, per circa 20 settimane. Nel 60% dei casi soffrivano di eiaculazione veloce primaria, patologia cronica che può essere presenta fin dalla prima volta e non dipende, dunque, da ansia e stress.
Di questi, 60 hanno ricevuto il farmaco per l’eiaculazione precoce; per altri 60 la pillola è stata associata alla psicoterapia, mentre 30 sono stati trattati solo con l’approccio psicoterapeutico. Ebbene, nel primo gruppo la durata del rapporto è passata da 79 secondi a 203, ma i risultati maggiori si sono visti per gli altri due: la performance è aumentata da 75 a 323 secondi con la psicoterapia e da 74,3 a 600 secondi con la combinazione di farmaci e counseling psicologico, che agisce soprattutto sulla componente ansiogena.