Il killer, spietato, voleva assassinarli entrambi con modalità che per certi aspetti sono tipiche delle esecuzioni.

Ecco perchè si sta rivelando un vero e proprio rompicapo l’omicidio, a Pordenone, dell’agrigentina Teresa Costanza, trentenne, originaria di Favara, e del fidanzato Trifone Ragone, 29 anni. 

La nonna del giovane ha addirittura tirato in ballo la “Sacra corona unita” .

La giovane martedì sera dopo essersi recata a piedi in supermercato vicino la palestra, dove è avvenuto il duplice omicidio, ha raggiunto la vettura del fidanzato e lì lo ha atteso. 

Se l’obiettivo fosse stato Teresa Costanza, il killer sarebbe entrato in azione subito, senza attendere l’arrivo di Trifone Ragone con il rischio di dovere affrontare un atleta come era il sottufficiale, che avrebbe potuto sopraffarlo. 

Ed invece il sicario si è mosso ed ha agito quando il giovane uscito dalla palestra è entrato in auto sorprendendo la coppia contro la quale ha sparato almeno cinque colpi di pisola calibro 7,65: tre hanno raggiunto il giovane, due la povera Teresa.

Dovevano quindi morire entrambi ed ecco perchè il duplice omicidio della coppia, giovane, bella ed affiatata, si sta rivelando per gli inquirenti un vero e proprio rompicapo alimentando un interrogativo dietro l’altro. 

Perchè assassinarli con tanta ferocia? Se il killer che avrebbe potuto agire quando il sottufficiale fosse stato solo perchè ha ucciso pure la giovane? Cosa avevano saputo? cosa avevano visto? Invidia per quella coppia da tutti definita splendida? Ad agire è stato uno spasimante respinto del quale aveva raccontato tutto al fidanzato ?

Sono alcuni dei quesiti ai quali gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta, con la speranza che qualcuno – ed è possibile – che abbia visto qualcosa – si faccia avanti per fornire elementi utili all’inchiesta.

Ad alimentare altre piste e sospetti c’è anche la nonna del sottufficiale che intervistata da “chi l’ha visto” ha parlato di omicidio di “stampo mafioso”. 

“E’ – ha aggiunto l’anziana donna – la classica esecuzione mafiosa. Lui si è ribellato a qualcosa ancora quando era qui, alla Sacra Corona Unita. I colpi alla testa sono la classica esecuzione mafiosa”. 

Teresa Costanza, laureatasi alla Bocconi nel 2010 in Marketing Management lavorata alla dipendenze di una Assicurazione a Pordenone dove viveva ormai da un paio di anni.
La famiglia è originaria di Favara. I genitori, quando la ragazza aveva 8-10 anni si trasferì a Milano, dove conseguì la laurea.
Ogni estate i Costanza fanno ritorno a Favara dove hanno ancora un appartamento e dove sono abbastanza conosciuti.

 

Il fidanzato Trifone Ragone originario di Monopoli (Bari), era sottufficiale dell’ Esercito in servizio al 132° Reggimento Carri di Cordenons, che fa parte della Brigata Corazzata Ariete. 

Inizialmente era stata presa in in considerazione l’ipotesi un omicidio-suicidio. Pista subito abbandonata dopo i primi accertamenti.
“Siamo in presenza – ha detto ai cronisti il procuratore Matani – in di un duplice omicidio. Il mancato rinvenimento dell’arma del delitto adesso può considerarsi ufficiale”.
“Dopo aver concluso i rilievi nell’abitacolo nel corso della notte – ha spiegato Martani – e poi alla luce del giorno, anche in tutta l’area attigua alla sparatoria, è chiaro che i due giovani sono stati uccisi da una terza persona e la pista dell’omicidio-suicidio cade definitivamente”.

“Dalle prime verifiche – concluso il procuratore – non sono emerse situazioni particolari o minacce più o meno recenti nei confronti della coppia, che pare conducesse una vita normale. I controlli proseguono senza soluzione di continuità e non tralasciamo alcuna pista”.
I corpi dei due giovani sono stati rinvenuti alle 20 di martedì all’interno di una Suzuki Alto bianca, nel parcheggio del Palazzetto dello sport .

Trifone Ragone, era noto negli ambienti della pesistica ottenendo anche buoni risultati agonistici. Un paio d’anni fa aveva anche vinto la selezione di Lignano del concorso di ‘Mister Friuli Venezia Giulia’.
Il sottufficiale dell’esercito martedì sera Ragone, finito l’allenamento, era uscito dalla palestra di pesistica.
Poco dopo il ritrovamento dentro la vettura assieme alla fidanzata.
A dare l’allarme è stato è stato una insegnante di yoga, che uscita dalla palestra ha avvertito i carabinieri dopo avere notato veicolo con il finestrino rotto e due giovani ormai morti.