“Sono deluso, amareggiato e certamente dispiaciuto, ma credo, senza alcuna prova di smentita, di potere dimostrare l’efficacia e la bontà del mio operato che è stato sempre improntato sulla linearità e sulla serietà nell’interesse della città e dei cittadini. Forse è stato proprio per questo mio eccessivo trasporto e per questo mio costante, incisivo e proficuo lavoro, svolto sia in Aula che all’interno della Commissione di competenza, che oggi sto, mediaticamente, pagando più di altri”.

Lo dichiara il consigliere comunale del MPA, Alfonso Vassallo, tra i più “additati” dall’opinione pubblica anche per la sua battuta, riferita al costo del caffè, riferita al giornalista di Ballarò nel corso del servizio mandato in onda due settimane fa su Rai Tre.

“Il caso dei gettoni di presenza, legato ai costi della politica, fa ovviamente breccia nell’opinione pubblica, pronta giustamente ad indignarsi – prosegue Vassallo -. Ma fa gola anche agli organi di informazione, alcuni dei quali, senza scrupoli e con una sorta di quasi chirurgico accanimento, si lanciano addirittura in inchieste giornalistiche che riguardano la vita privata ed intima. Il sospetto è che le telecamere nazionali ad Agrigento siano state spinte da diaboliche dinamiche politiche, la cui missione è annientare l’avversario, specie chi, come me, in questi anni al Comune ha scoperchiato pesanti pentole, all’interno delle quali bollivano interessi milionari. Mi riferisco, in particolare, al bando sui rifiuti, quello per l’affidamento del servizio di raccolta e spazzamento: per ben due volte pubblicato e per ben due volte ritirato, dopo i miei coraggiosi interventi e le mie puntuali osservazioni sulle criticità e sulle incongruenze ravvisate nei relativi capitolati. Probabilmente avrò rotto le cosiddette uova nel paniere a qualcuno. Ma io sono orgoglioso e fiero di avere impedito questo affair, concepito evidentemente a danno dei cittadini. E se il piano è stato prontamente e opportunamente sventato è perché ho studiato e approfondito le carte all’interno della mia Commissione, assieme agli altri componenti.

E questo è solo un esempio della certosina e delicata attività svolta dalle Commissioni, oggi al centro di polemiche e di critiche. Lungi comunque da me ogni tentativo di difesa – prosegue Vassallo -. Ma attenzione ai processi sommari e superficiali. Sempre lavorando, ad esempio, in Commissione abbiamo scoperto e rilevato l’affidamento in comodato d’uso, a titolo gratuito e senza alcuna evidenza pubblica, da parte del Comune di una sontuosa struttura, come quella di Santa Marta, appena ristrutturata, a delle associazioni che svolgono attività che producono profitto. Tutto questo è normale? Non ci fa indignare? Io divento una bestia. Io non ci sto, l’ho denunciato e continuo a denunciarlo.

Però non posso pagare un prezzo altissimo, salato: cioè essere messo alla gogna mediatica, essere pedinato e inseguito dalle telecamere nazionali. Rivendico la serenità per me, per la mia famiglia e per i miei colleghi di lavoro. La politica nelle istituzioni è uno strumento democratico che va esercitato in modo legittimo e senza condizionamenti. Senza queste condizioni, sarà meglio togliere il disturbo e mettersi da parte. D’altronde la politica per me non è un mestiere. Io nella vita faccio ben’ altra professione, le cui competenze sono riconosciute ed apprezzate” conclude Vassallo.