Ha riscosso notevole consenso l’inizitiva promossa a Palermo dall’associazione “Generando” svoltasi in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sono stati tre giorni intesi, tra dibattiti e spettacoli sul tema “L’Arte:Voce del Riscatto”-Arti Unite ed Empowerment Femminile contro la violenza sulle Donne”. La manifestazione si è tenuta a Palazzo Cefalà, mentre diverse mostre sono state allestite a Palazzo Sant’Elia. Di spessore il dibattito che ha inaugurato la tre giorni e che ha visto avvicendarsi attorno un tavolo esponenti del mondo associazionistico locale e di donne impegnate in vari settori della vita sociale e civile della città capoluogo. Al centro degli interventi le tematiche riguardanti non soltanto le molteplici forme di violenza sulle donne ma anche l’approfondimento di alcuni progetti ed iniziative che vedono, per l ‘appunto, la donna protagonista. A Palazzo Sant’Elia, si sono alternate varie forme di arte, quali, mostra fotografica, pittorica e scultorea, istallazioni e performance multidisciplinari, body art, musica, proiezioni, performance di danza e teatro-danza, letture di testi e poesie, il cui scopo è stato quelo di denunciare e stimolare la partecipazione emotiva del pubblico fruitore e quindi della collettività sociale, rispetto agli abusi, alle violenze fisiche e psichiche subite nel tempo dalle donne. Particolarmente toccante lo spettacolo di teatro e danza “Riscatto Desdemona” della compagnia Magarìa, per la regia e le coreografie di Enza Mortillaro (con la stessa Enza Mortillaro e poi Stella Leotta, Gloria Lo Greco, Lara Mascellino, Rosanna Palmeri e Floriana Patti). La performance è stata costruita su partiture corali che hanno unito in un’accurata sintesi il lavoro coreografico con quello attoriale. I gesti delle attrici hanno rimandato a momenti sognanti e gioiosi e i movimenti morbidi e delicati hanno contrastato con le parole cariche di amarezza e intensamente sofferte. Le immagini danzate sembravano galleggiare libere da forme accademiche rigide per essere vissute in tutta la loro istintuale umanità, mentre i monologhi pieni di dolore hanno svelato la deludente realtà. Il gesto coreografico è rimasto impresso come istantanee di un giorno indimenticabile. Da un lato le danzatrici in pose plastiche, hanno ricordato le maschere di una «commedia umana» che fa venire il nodo in gola, dall’altro l’attrice che ha incarnato una figura austera, ricca di potenza e di forza, risvegliata dall’illusione e incoraggiata < a denunciare e a riscattare Desdemona, emblema femminile di un destino funesto per mano del suo amato Otello>. Apprezzato anche il concerto unplugged del trio Ecc’é Arte, formato dai giovani talenti Manlio Messina, Federico Mosca e Raffaella Gandolfo, coordinati dal mezzo soprano del Teatro massimo, Alessia Sparacio, già vincitrice di diversi concorsi internazionali. Il trio ha eseguito brani riarrangiati che hanno raccolto l’applauso scrosciante dei presenti in sala.
Lo spettacolo musicale finale della cantautrice Sara Cappello denominato “Terra nera” ha raccontato attraverso canti della tradizione popolari nuovamente arrangiate e canzoni da lei stessa composte, il vissuto di donne del passato tratto da leggende o storie realmente accadute. Il comune denominatore della vita di queste donne è l’appartenenza a questa terra così martoriata e per certi versi arretrata dal punto di vista culturale e sociale, ma soprattutto la brutale e gratuita violenza subita da uomini. Sono state storie di forte sofferenza ma anche di riscatto, di profondo amore che è sfociato in odio incontrollato, di fragilità e di forza ritrovata. Nelle diverse sale di Palazzo Sant’Elia hanno esposto le loro fotografie Pippo Consoli, Marzia Cusimano, Salvo Di Falco, Luisa Incontrerae Gianni Nastasi. Le opere pittoriche erano quelle di Simonetta Ardizzone, Mari Arrisicato, Stefania Di Lorenzo (in arte Pupi Fuschi), Pamela Genovese, Maria Pia Peri, Linda Maria Sofia Randazzo e Barbara Risica. Le installazioni e le sculture sono state di Simonetta Ardizzone, Salvo Crivello, Elena Pagani e Barbara Risica. L’Associazione no profit “Generando” promuove l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. Altre iniziative sono già in cantiere da parte delle giovani dirigenti dell’Associazione e si svolgeranno nei mesi a venire.