I lavoratori della formazione professionale di Agrigento non si rassegnano e tornano a lottare a difesa del proprio futuro—presente e del diritto alla riscossione dei salari maturati e negati.

Nella mattinata di ieri, si sono dati adunanza davanti il comune di Agrigento chiedendo di incontrare il Presidente del Consiglio Comunale al quale rassegnare non soltanto la protesta ma la richiesta che, per il tramite dell’Autorità consiliare e del Prefetto, vogliono fare arrivare al Governo Regionale ed a quello Nazionale.
In particolare il sindacato, dopo la consultazione dei lavoratori ed avendone ricevuto l’approvazione, chiede l’apertura di un tavolo Nazionale di crisi per trovare le vie di uscita da una condizione di disperazione di cui l’Ente locale e la Prefettura hanno assoluta conoscenza.
L’incontro con il Presidente del Consiglio Comunale è stato giudicato positivamente per le espressioni di solidarietà e di assicurato impegno espresso nei confronti della delegazione dei lavoratori.
Il Presidente Settembrino, si è altresì fatto carico di portare un apposito ordine del giorno in sede di Consiglio Comunale a sostegno delle condivise ragioni della protesta-manifestazione, i cui effetti si ripercuotono sulle famiglie per via della sospensione dei servizi di cui all’obbligo formativo, alla formazione post scolastica, all’erogazione delle politiche attive del lavoro, affidata, quest’ultima, da oltre 13 anni agli ex sportelli multifunzionali.
I lavoratori della Formazione continueranno a promuovere iniziative e manifestazioni anche Nazionali e Regionali come quello del presidio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico nonché quello regionale dinanzi Palazzo d’Orleans di giorno 22 ottobre.