Saranno accolti la settimana entrante dal Commissario Straordinario di Licata, Dario Cartabellotta, i membri del folto gruppo “in rosa” che hanno dato vita al progetto “Osservatorio Permanente Antiviolenza di Genere”, per dire no alla violenza sulle donne e al femminicidio.
L’incontro, che si svolgerà presso il Palazzo di Città, verterà proprio su obiettivi, criteri analitici e delucidazioni in merito alla creazione dell’Osservatorio, progetto che abbraccia la delicata questione che ha fatto sì che dieci professioniste licatesi si unissero per creare un circuito di prevenzione e supporto nella cittadina marinara, rivolto a tutte quelle donne, a prescindere da colore della pelle o religione, colpite da fatti di violenza fisica o psicologica, quest’ultima ancora più subdola.
A recarsi dal massimo vertice istituzionale cittadino, Cartabellotta, saranno Valeria Di Franco, Gloria Incorvaia, Anna Carlino, Angela Oliveri, Concetta Candiano, Caterina Cellura, Sandra Bennici, Laura Parisi, Valeria Vedda e Linda Missione. Si tratta delle sociologhe, avvocatesse, giornaliste, docenti, educatrici, scrittrici, pittrici, esperte nel L.i.s., tutte licatesi che intendono portare per la prima volta nella cittadina non solo gli eventi, ma anche una risposta concreta su tale gravoso argomento.
Il progetto, nel corso dell’incontro, sarà presentato al Commissario in ogni sua parte, al fine di creare una sinergica e attiva collaborazione tra il vertice istituzionale cittadino ed il gruppo, che al momento si sta attivando burocraticamente. Si parlerà del progetto ad ampio raggio, considerando che il programma racchiude l’attività preventiva, grazie ad eventi che saranno rivolti a più generazioni, e di sostegno legale, psicologico, comunicativo, sociologico e soprattutto “umano”.
“L’Osservatorio Permanente Antiviolenza di Genere” fungerà da collante di supporto per chi ne vorrà usufruire, anche in completo anonimato, essendo il suddetto un tema delicato verso il quale anche il Commissario, persona sensibile e concreta, ha immediatamente mostrato interesse sin dalla richiesta di incontro. Non solo attraverso iniziative di sensibilizzazione, come spiegano i membri del gruppo, ma anche supporto legislativo, si intenderà costruire un organico attivo nella lotta alla violenza di genere, ma occorre un cambiamento culturale per scuotere gli animi partendo da Licata .