Netta e decisa presa di posizione dell’amministrazione comunale e del gruppo di maggioranza sulla vicenda che riguarda il servizio idrico integrato. Nell’ultima seduta d’Aula, è stato approvato un apposito ordine del giorno in cui viene sancito il principio di acqua come bene pubblico privo di rilevanza economica. A votarlo sono stati i consiglieri Curaba, Bruno, Lombardo, Mangione, Virone, Casà, Iacono Manno e Giovanna Galvano.
“Abbiamo predisposto un documento, esitato positivamente dal Consiglio – spiega il sindaco Giacomo Di Benedetto – in cui indichiamo in modo chiaro e puntale sia la nostra precisa volontà, sia le modalità con le quali intendiamo muoverci per portare avanti questa battaglia che, in assenza degli interventi auspicati, rischia di innescare persino disordini sociali, come è già accaduto in altre realtà. Nella nostra comunità, anche a seguito dell’annunciata installazione dei contatori da parte di Girgenti Acque, raccogliamo le preoccupazioni delle forze politiche, sindacali, delle associazioni dei consumatori, dei comitati spontanei e di moltissimi cittadini utenti. Un fermento che non va assolutamente sottovalutato, al quale noi prestiamo grande attenzione, tant’è che stiamo rilanciamo il nostro indirizzo politico-istituzionale con maggiore forza e slancio. Attraverso questo atto deliberativo, destinato al Governatore della Sicilia, all’Assessore all’Energia, al Dipartimento Acque e Rifiuti, all’Autorità Garante delle Concorrenze e del Mercato e a quella per l’Energia Elettrica ed il Gas – aggiunge Di Benedetto – chiediamo alla Regione di adottare provvedimenti legislativi e amministrativi che consentano il ritorno della gestione del servizio ai Comuni con effetto immediato e di favorire e garantire la partecipazione democratica nella redazione degli strumenti di pianificazione, come previsto dall’art. 14 della Direttiva 2000/60 CE su informazione e consultazione pubblica dei cittadini. Inoltre – osserva ancora il sindaco – il Comune di Raffadali aderisce alla richiesta del Comune di Casteltermini di costituire un organismo permanente democratico di controllo e vigilanza del servizio reso da Girgenti Acque, aperto a tutti nelle more dell’adozione dei necessari procedimenti volti a ritrasferire la gestione dell’acqua ai comuni e invitiamo i consiglieri degli altri Comuni, facenti parte dell’Ambito Territoriale il cui servizio è gestito dallo stesso soggetto privato, ad approvare analogo ordine del giorno al fine di fare fronte unico per il raggiungimento in tempi brevi dell’obiettivo della gestione pubblica dell’acqua” – conclude Di Benedetto.