E’ passato oltre un anno dal Decreto “ Balduzzi” che blocca tutte le assunzione nella sanità siciliana, nelle more della rivisitazione della rete ospedaliera, per cui i sindacati sono molto preoccupati per i gravi rischi di un collasso, sono tre anni che la FP CGIL agrigentina interviene con denunce precise sui posti vacanti nella dotazione organica tamponando le emergenze con incarichi a tempo determinato. Adesso il sindacato con il suo segretario generale Alfonso Buscemi ed il coordinatore provinciale del comparto della sanità Antonio Cutugno tenta di dare una accelerazione alla discussione arenata nel tavolo di concertazione regionale convocando un attivo di tutti i medici iscritti alla FP CGIL nella giornata di lunedi prossimo; sarà presente il segretario regionale Renato Costa “ abbiamo pensato di attivare un confronto con coloro, i medici, che tutti i giorni si misurano con i problemi della mancanza del personale di strumentazione e di serenità – dichiara Alfonso Buscemi – per analizzare la proposta dell’Assessorato per quanto riguarda le ricadute sul territorio agrigentino e formulare le opportune proposte per migliorare la qualità dell’offerta sanitaria; presenteremo il documento finale con le nostre proposte elaborate dai medici agrigentini – continua Buscemi – per offrire al tavolo di concertazione regionale il nostro punto di visto chiedendo una convocazione urgente dello stesso per poter dare risposte al diritto di una buona sanità che passa anche attraverso la presenza di personale motivato e sereno che certamente non può avere chi ha un contratto in scadenza da un giorno all’altro; non si può aspettare più i tempi della politica che tra una crisi e l’altra, ora dentro il governo dopo dentro i partiti e poi nella coalizione per continuare nell’attesa della nomina dei manager, della primarie e dei rimpasti, tutto ciò stride con le risposte da dare ai cittadini”.