“Votare per Matteo Renzi, significherebbe, indirettamente, dare peso e valore all’operato di Zambuto e la sua amministrazione. Gli agrigentini comincino, a partire da domani, a dare una risposta concreta a Zambuto.”
Lo dichiara il consigliere comunale del Megafono Giuseppe Di Rosa che, prende posizione rispetto alle scelte proposte dalle tre mozioni e spiega: “Siamo alla vigilia delle Primarie del Pd, un giorno importante per la democrazia e per il futuro del partito, ma soprattutto per il destino del Paese Italia. E allora anche gli agrigentini, che domani si recheranno alle urne, sono chiamati ad esprimere un voto consapevole”.
“Il voto è certamente un investimento – afferma Di Rosa – è come tale va ponderato e sfruttato con acume, intelligenza e con lo sguardo proiettato avanti, senza perdere di vista però il presente, le dinamiche attuali. E il panorama di oggi ci impone una lucida riflessione che interessa la nostra città e i nostri cittadini. Votare per Matteo Renzi, candidato alla guida della segreteria nazionale del Pd – spiega Di Rosa – significherebbe, indirettamente, dare peso e valore all’operato di Zambuto e della sua amministrazione che, in questo appuntamento, sono schierati al fianco del sindaco di Firenze. Per fortuna nessuno in città è miope o non vede come stiano realmente le cose – sottolinea il vice presidente di Aula Sollano – o non si accorge in che condizioni è ridotto il territorio. Le emergenze ormai non si contano più, le disfunzioni sono all’ordine del giorno. Insomma siamo di fronte ad un vero e proprio fallimento che non può e non deve essere premiato con il consenso a Renzi in occasione delle Primarie del Pd. Gli agrigentini comincino, a partire da domani, a dare una risposta concreta a Zambuto. E’ un’occasione perentoria che si presenta per far capire al nostro sindaco e alla sua squadra di assessori che Agrigento vuole cambiare pagina. Serve un segnale forte per spegnere le illusioni di Zambuto che si agitano nei palazzi del potere politico, mentre la gente drammaticamente scivola nel baratro della povertà e la qualità della vita prosegue l’ inesorabile discesa come certificato dalla recente classifica de Il Sole 24 ore” – conclude Giuseppe Di Rosa.