Il Ministro ai Beni Culturali, Massimo Bray, è giunto ieri in provincia di Agrigento per partecipare all’inaugurazione dell’iniziativa “La strada degli scrittori”.
Tappa in mattinata a Racalmuto, nella vecchia centrale Enel, trasformata nella sede della Fondazione Sciascia, dove quella che era una proposta fino allo scorso 17 settembre diventerà un progetto per intraprendere un viaggio destinato a far diventare il tracciato agrigentino della strada statale 640, ribattezzato “la Strada degli Scrittori”, un esperimento di turismo culturale.
Un percorso, da Contrada Noce, a 5 minuti da Racalmuto, fra i vigneti e i pini dove Sciascia scrisse gli ultimi libri, alla Scala dei Turchi, la scalinata di marna bianca che emerge dal mare esaltato da Pirandello, passando per la Valle dei Templi e il Giardino della Kolymbetra e la Vigata di Camilleri.
A Porto Empedocle, per alcuni minuti ha chiesto di rimanere da solo per soffermarsi in silenzio e raccoglimento davanti ai loculi dove sono state tumulate quattro delle 366 vittime del naufragio di Lampedusa.
Poi il ministro della Cultura Massimo Bray, con il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, ha messo a dimora nel cimitero empedoclino un albero d’ulivo a ricordo di quell’immane tragedia. E poco più tardi sempre il ministro Bray, (per la storia, il primo ministro della Cultura ad aver messo piede a Porto Empedocle) nel visitare la Torre Carlo V e la mostra d’arte “Memorie: vedute laterali e oblique” di Giuseppe Agnello, è rimasto fortemente colpito dalle sculture in gesso raffiguranti le barche dei migranti con il loro carico di corpi ammassati uno sull’altro, quale invito a non dimenticare come il mar Mediterraneo sempre più spesso diventi cimitero per i migranti in cerca di un destino migliore.
Il responsabile del dicastero dei Beni Culturali, ha concluso la sua visita con una passeggiata in via Roma per ammirare la statua iperrealista del mitico Commissario Montalbano nato dalla penna dell’empedoclino Andrea Camilleri e per aggiornarsi sui lavori di restauro del Teatro Empedocle avendo parole di elogio per l’operato del sindaco Firetto che ha saputo in tempi brevissimi e puntando sulla cultura, dare un nuovo progetto di sviluppo alla cittadina marinara.