I Sindaci dei comuni di Agrigento, Alessandria della Rocca, Aragona, Canicattì, Favara, Licata, Grotte, Naro, Racalmuto, Realmonte, Ribera, San Giovanni Gemini e Siculiana danno notizia che entro il prossimo 10 ottobre i rispettivi dirigenti di ragioneria chiederanno alla Cassa depositi e prestiti l’anticipazione delle risorse di 16 milioni di euro che, una volta ottenuti, saranno riversati ai creditori dei comuni (imprese, professionisti, ecc).

“Con questa scelta effettuata – dicono i Sindaci di tali comuni – abbiamo concretamente voluto assicurare alle piccole imprese delle nostra realtà la possibilità di poter continuare a produrre e, grazie a ciò, assicurare reddito alle famiglie attraverso i lavoratori occupati, e quelli nuovi che, grazie alla liquidità che i comuni immetteranno nel circuito, le imprese assumeranno.”

“Ieri – rilevano i Sindaci – il Governatore della Banca d’Italia ha sollecitato le banche ‘affinché aumentino invece il sostegno a famiglie e imprese’. Anche noi chiediamo alle banche che operano nei nostri comuni di aprire il credito verso le nostre piccole imprese. Non è ipotizzabile infatti che i comuni, tra mille oggettive difficoltà, fanno la loro parte e pagano i debiti maturati e, per contro, le banche continuino a non finanziare le imprese con le note conseguenze sociali.”

“Ciascuno – conclude la nota – deve fare la sua parte: le banche pertanto sostengano le nostre realtà finanziando le piccole imprese che, unitamente ai lavoratori occupati, sono la spina portante della nostra economia: i comuni hanno pagato, ora le banche finanzino le piccole imprese.”