«No a ulteriori tagli ai vigili del fuoco, sblocco delle assunzioni mediante ripristino del turnover al 100%, riforma del servizio volontario, legge di riordino delle carriere e parificazione dei trattamenti retributivi e pensionistici dei vigili del fuoco con quelli delle forze di polizia». Sono alcune delle rivendicazioni che hanno indotto il sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo a proclamare uno sciopero di 4 ore, dalle ore 9,30 alle ore 13,30 del 2 ottobre prossimo, con contestuali presidi presso «tutte le prefetture d’Italia e a Roma in piazza Montecitorio».
«Non possiamo tollerare ‐spiega Antonio Brizzi segretario generale del Conapo ‐ che il presidente del consiglio Letta il 19 settembre scorso abbia convocato i ministri interessati per discutere di misure per il comparto sicurezza e difesa, lasciando fuori dalla discussione i problemi di cui soffrono i vigili del fuoco». «Questo ‐fa notare‐ è un fatto gravissimo, un affronto del governo ai pompieri, se pensiamo alla già grave sperequazione di cui soffre il nostro personale rispetto agli altri corpi, ovvero circa 300 euro in meno al mese di retribuzione e 5 anni di lavoro in più per raggiungere il diritto al pensionamento, per non parlare delle carriere bloccate e della mancanza di personale qualificato».
«Vi sono poi ‐ interviene il Segretario Provinciale del CONAPO di Agrigento, Antonio DI MALTA ‐ tutta una serie di altre sperequazioni che riguardano il personale rimasto menomato per causa di servizio, peraltro privo di adeguate tutele assicurative sul lavoro, che devono essere sanate urgentemente almeno ripristinando per i vigili del fuoco quanto viene corrisposto al personale degli altri corpi. La prossima legge di stabilità dovrà tenere conto anche di questo ed il ministro dell’Interno Alfano – continua DI MALTA – non può continuare a ignorare i problemi di chi quotidianamente rischia la vita per la sicurezza dei cittadini». Il Conapo rende noto di aver fatto appello a tutti i sindacati dei vigili del fuoco per una protesta unita. In ambito provinciale – osserva DI MALTA – abbiamo chiesto di essere ricevuti da S E il Prefetto di Agrigento per relazionare, oltre alle problematiche di carattere nazionale, problemi riguardo al soccorso tecnico urgente nella provincia di Agrigento e sulla conduzione del Comando di Agrigento cui l’effetto negativo sta per ripercuotersi tra il personale.
Al momento hanno aderito all’iniziativa anche i sindacati Dirstat VVF (dirigenti e direttivi VVF) e Uil Pa VVF.