“Dopo sei anni di gestione provata del servizio idrico e fognario oggi la città è in ginocchio, con un mare sempre più inquinato e con un servizio di depurazione che fa acqua da tutte le parti”.
Lo ha dichiarato in conferenza stampa, il sindaco di Agrigento Marco Zambuto.
“Le responsabilità di “Girgenti acque” sono sotto gli occhi di tutti, ma se avessimo avuto un Ato idrico meno compiacente e più attento ai controlli istituzionali, oggi non saremmo in questa drammatica situazione.”
Il sindaco ha intimato alla società di iniziare i lavori entro 48 ore.

Questa la situazione evidenziata dal primo cittadino

  • A seguito delle leggi regionali che hanno istituito gli Ato idrici, sottraendo la relativa competenza ai comuni, con la convenzione del 27/11/2007, “Girgenti acque” s.p.a. è diventato il gestore esclusivo dell’acqua e della depurazione fognaria anche della città di Agrigento.

  • Il 17/12/2009 tale gestore privato ha presentato alla Regione istanza di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico per l’impianto di depurazione del Villaggio Mosè.

  • A seguito di tale istanza la Regione, con le note n. 34664 del 10/09/2010 e n. 19034 del 18/04/2012, ha chiesto a “Girgenti acque” di adeguare l’impianto e contestualmente di trasmettere una documentazione integrativa all’istanza.

  • Le richieste non hanno avuto “nessun riscontro” da parte di “Girgenti acque”.

  • Soltanto il 10/05/2013, dopo essere stata diffidata dal Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, “Girgenti acque” ha fornito delle osservazioni che la Regione “non ha ritenuto sufficientemente esaustive”.

  • Con ordinanza n. 68 del 12/07/2013, il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha intimato a “Girgenti acque” di “provvedere immediatamente all’esecuzione dei lavori di sistemazione del depuratore del Villaggio Mosè”.

  • A seguito dell’inosservanza di tale ordinanza, tuttora valida ed efficace, il Sindaco di Agrigento, anche per le varie inadempienze contrattuali accertate pure dalla magistratura agrigentina, ha chiesto al Commissario straordinario dell’Ato idrico al 31/07/2013 la provvisoria sostituzione del gestore privato con  l’Amministrazione comunale di Agrigento.

  • In questa girandola di inadempienze e mancati controlli, il Dirigente regionale del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, con suo provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 13/09/2013, ha negato l’autorizzazione al gestore del servizio idrico integrato di Agrigento “Girgenti acque” allo scarico del refluo depurato dall’impianto del Villaggio Mosè.

  • Essendo oggi in pericolo la salute dei cittadini, il Sindaco di Agrigento ha ordinato all’Ato idrico, con un  suo atto contigibile ed urgente a mente dell’articolo 50 del decreto legislativo 267 del 2000, di provvedere entro 48 ore ad intervenire su detto depuratore:

  1. imponendo a “Girgenti Acque” l’esecuzione dei lavori;

  2. procedendo d’ufficio all’esecuzione diretta dei lavori con oneri a carico della “Girgenti Acque”;

  3. assegnando al Comune di Agrigento, anche in via temporanea, la gestione del depuratore del Villaggio Mosè per gli interventi urgenti con oneri a carico della “Girgenti Acque”.