“Il sindaco prenda posizione netta contro chi non autorizza la messa in sicurezza del viadotto anche con finanziamento di privati. Se la soprintendenza dovesse creare problemi per i nulla osta, ci faremo autorizzare a costruire tante biglietterie come quella appena costruita in piena valle, a protezioni del viadotto”

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Di chi è la responsabilità se il viadotto Akragas é divenuto il Ponte dei suicidi?”
Ad intervenire sull’ennesimo tragico fatto che per puro caso non ha avuto l’epilogo dei tanti precedenti, è il vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Rosa.
“In questi lunghi anni – dice Di Rosa – in cui decine di persone si sono tolte la vita oltre alle belle promesse, poco, come cittadini e amministratori, abbiamo visto concretizzare. Le mani dei politici nazionali degli ultimi 30 anni grondano del sangue di questi innocenti. L’incapacità di rendere sicuro il ponte é una colpa che ricade anche sulla burocrazia nazionale e regionale.
 Non si può più scherzare o perdere tempo: l’Anas e la Soprintendenza non facciano le “prime donne” e autorizzino subito – anche un privato – a mettere le barriere sul viadotto Akragas. Gli agrigentini, dinanzi all’ennesimo tentato suicidio, si sentono soli e abbandonati come cani sul ciglio della strada. Si sono già dimenticati tutti di questa terra? Tutti i voti presi in questo territorio a cosa sono serviti? A piangere ancora un’altra volta? Non possiamo assistere alle istituzioni che fanno il bello e il cattivo tempo a loro piacimento. Non si può più, basta. Bisogna intervenire! 
Se si è trovato un privato che sponsorizza una manifestazione per un triennio con un investimento di milioni di euro perché non si trova un privato che metta in sicurezza il ponte “maledetto” ? 
E’ venuto il tempo che la deputazione eletta con i voti degli agrigentini faccia qualcosa per il territorio e non pensi solo a creare attorno a se quelle lobby di potere che servano solo ai loro parenti ed agli amici più stretti.
 Agrigento è stanca” conclude Di Rosa.