Riceviamo e pubblichiamo

“Chissà se l’ illuminato, e illuminante per Zambuto, sindaco di Firenze, Matteo Renzi, procederebbe allo stesso modo in cui procede il collega sindaco, e adesso anche di partito, Marco Zambuto”.
I consiglieri comunali di Agrigento Cinzia Puleri e Luca Spinnato del Patto per il Territorio, Alfonso Mirotta e Alessandro Sollano del Popolo della libertà, Alfonso Vassallo del Movimento per le Autonomie, Giovanni Civiltà del Pid Cantiere Popolare, Simone Gramaglia di Voce Siciliana, e il presidente provinciale del Patto per il Territorio, Piero Macedonio, stigmatizzano “come immorale e intollerabile ciò che i Precari a tempo determinato del Comune di Agrigento sono costretti a subire, nell’indifferenza di chi pratica i principi e i valori della solidarietà e dell’ eguaglianza solo a proclami e parole”. I Consiglieri e Macedonio denunciano : “il sindaco Zambuto, nonostante le promesse elettorali, ormai tutte non mantenute, nessuna esclusa, anziché impegnarsi, da buon sindaco, nella stabilizzazione dei lavoratori precari, ha invece ridotto il loro orario di lavoro da 27 a 18 ore settimanali, a tutti, indistintamente, tra vigili urbani, operai di manutenzione, custodi, e dipendenti nei vari settori. Tanti precari padri di famiglia già da questo mese hanno in busta paga 400 euro mediamente in meno, a fronte di sussidi spesso inferiori ai mille euro. Nessun intervento di ritocco ha invece interessato le pesanti buste paga delle posizioni organizzative e dirigenziali, stipendi da migliaia di euro, che non sono stati minimamente scalfiti da Zambuto, quando invece, da parte degli alti burocrati, rinunciare a poche banconote da cento euro, non avrebbe comportato ciò che invece provoca ai precari e alle loro famiglie. Ecco la politica del doppio binario al Comune di Agrigento, da una parte si mantengono i privilegi dei forti e ricchi, e dall’ altra ci si accanisce sui più deboli e disagiati. Chissà, ripetiamo, se Matteo Renzi procederebbe allo stesso modo, e così il suo partito, il Partito Democratico, che da sempre sventola i principi della solidarietà e dell’ eguaglianza”.