“I tecnici comunali sono ormai  convinti e si prospetta la risoluzione della convenzione per il cimitero di Piano Gatta, a meno che non pervenga al Comune, entro martedì, un valido aggiornamento delle SOA delle aziende.

Se gli uffici non giudicheranno validi i documenti pervenuti avvieranno la risoluzione e si impegnerà il Comune in una causa di almeno 5 anni prima di una nuova aggiudicazione. Nel frattempo come si provvederà ai naturali bisogni della città?”

Queste le conclusioni della conferenza dei capigruppo di ieri, che ha visto i gli ingegneri comunali impegnati a spiegare la vicenda ai consiglieri comunali presenti.

Marcella Carlisi, consigliera comunale del M5S

“Continuo a pensare – dice la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi – che, visti i debiti fuori bilancio che negli anni si sono creati per contestazioni  partite da uffici diversi da quello legale, coinvolto in un secondo momento per le cause derivanti dall’impugnazione degli atti, sarebbe il caso di fare intervenire subito l’ufficio legale, per una valutazione della vicenda. Se scrive un avvocato facciamo rispondere ad un avvocato, no?

C’è il potenziale rischio di creare un debito fuori bilancio (a fine causa e quindi per le prossime generazioni) tale da tumulare il bilancio comunale.

In pratica le SOA (Attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori) dichiarate sono sempre le stesse, accompagnate dalla stessa identificazione a capogruppo e dalla stessa percentuale nella compagine che gli attori della convenzione, nel tempo  cambiati per legittimati subentri, hanno posseduto fin dall’inizio della convenzione nel 2004.

La contestazione avviene, però, solo adesso.

Sarebbe il caso di approfondire con un legale la vicenda per analizzare le prospettive della causa, sarebbe il caso di trovare soluzioni immediate per la città. Immediato sarebbe stato già 3 anni fa, quando questa amministrazione, della decorazione più che del decoro, si è insediata” conclude Marcella Carlisi.