Il 2 e 3 giugno dalle ore 9.30 alle 18.00, presso il maneggio San Benedetto ubicato a Favara  nell’omonima contrada, sarà ospite Jacques Cavé, istruttore e ideatore dei pony games.

Jacques è uno dei maggiori esperti a livello nazionale dell’insegnamento dell’equitazione ai bambini e ai ragazzi e bisogna riconoscergli anche il merito di aver portato dalla Francia una nuova cultura dell’equitazione.

Esperienza unica nel suo genere che i titolari del  maneggio San Benedetto,  Ludovico Dulcetta Gerlando Costanza e Lisa Agozzino meravigliosa istruttrice e cuore pulsante di questa e di tante altre attività ludico-sportive,  hanno deciso di offrire in linea con il loro  impegno nella promozione dell’equitazione, sia  come disciplina sportiva sia come prezioso strumento per la crescita.

Vivere accanto ad un animale permette ai bambini non solo di sviluppare l’aspetto della socializzazione e dell’interazione, ma anche di accrescere il senso della responsabilità e il valore della cura e del rispetto; in aggiunta a tutti i benefici apportati dallo stare a contatto con i cavalli e con i pony, vanno aggiunti i benefici derivati dal praticare un’attività all’aperto in termini di benessere psico – fisico

Con i pony possono lavorare tutti i bambini, si puo’ iniziare ad età molte piccole, anche prima dei sei anni, non ci si pone l’obiettivo della selezione ma quello della loro crescita. In altri paesi l’attività con i pony games è diventata attività sportiva scolastica al pari del nuoto e della ginnastica e questo grazie ad un nuovo metodo i pony games.

In Italia non sono molti anni che si è iniziato questo nuovo modo di lavorare e chi lo fa può dirsi, in un certo modo un pioniere e anche questo va riconosciuto al maneggio San Benedetto la voglia di crescere di sperimentare nuove attività di mettere in atto con grande dinamismo e operatività una serie di iniziative volte a diffondere non solo l’equitazione come attività sportiva ma anche la passione per la natura, i cavalli e i pony come stile di vita.

Attesa la partecipazione di “fantini” e istruttori provenienti da Palermo, Castelvetrano e della Calabria