Giovedì scorso si è insediato per la prima volta il neo Consiglio Comunale.
Un Consiglio rinnovato nella quasi totalità, con tante facce nuove, e soprattutto con una geografia politica composta da diversi volti femminili, in virtù di una nuova legge elettorale che ha permesso al “gentil sesso” di avere la strada un po’ più spianata.
Il pendolo del piccolo centro, insomma, è tornato a muoversi. E la giravolta di inizio legislatura si è già materializzata con l’ex vice sindaco Rosalia Gaziano che ha lasciato il gruppo “Uniti possiamo” dichiarandosi indipendente.
La Gaziano, dopo essere stata vicina all’ex sindaco Salvatore Parello per l’intera sindacatura, ha preferito intraprendere altra strada politica. Quale? Ancora è troppo presto per dirlo.
Dunque un inizio viaggio con sorpresa e con una prima mossa di una lunga contradanza facendosi eleggere Vice Presidente del Consiglio Comunale.
Ma a sedere nello scranno più alto, ovvero come Presidente del Consiglio, non è Stefania Di Giacomo Pepe, come riportato erroneamente da un quotidiano locale, ma bensì Gioacchino Volpe.
Stefania Di Giacomo Pepe riveste invece la carica di Assessore con delega alle Politiche Sociali.
Il neo Sindaco, da quanto si è appreso dal suo discorso d’insediamento vuole cercare di contenere più possibile le turbolenze di un Consiglio Comunale meno variegato rispetto a quello eletto cinque anni fa, cercando di evitare il fuoco amico di qualche alleato scontento e tracciando il sentiero di una collaborazione costruttiva con le opposizioni.
Con i tasselli della nuova giunta ormai tutti al proprio posto, Peppe Pendolino apre così il capitolo del Consiglio e l’obiettivo di una navigazione tranquilla per i prossimi cinque anni, ha convinto a puntare su un “volto amico e a lui conosciuto” come appunto quello di Volpe, alla massima carica dell’aula consiliare.
Ma i colpi di scena non finiscono qui. Infatti come aveva anticipato con apposita nota, il sindaco uscente Parello, non siederà tra i banchi dell’opposizione, in quanto ha rinunciato alla carica di consigliere comunale che gli era stata attribuita di diritto dalla nuova legge elettorale, e il suo scranno è stato occupato dal primo dei non eletti della lista “Uniti possiamo” Claudio Fabio Clemenza.
Adesso non rimane altro che mettersi a lavoro e il neo sindaco Peppe Pendolino, avrà tante “gatte da pelare”. Prima fra tutte la situazione finanziaria dell’Ente, che come lo stesso ha ribadito nel corso del comizio di ringraziamento, desta non poche preoccupazioni.
Di fronte ad un precario bilancio economico, sarebbe doveroso da parte dell’intera neo Amministrazione, intraprendere un atto di responsabilità nei confronti della città e dei cittadini aragonesi, rinunciando all’indennità di carica e ai gettoni di presenza.
Gli aragonesi, in questi anni sono stati chiamati a contribuire in maniera notevole a dare boccate d’ossigeno alle casse comunali. Adesso è l’ora che i neo Amministratori diano il buon esempio alla gente che li ha votati.