Akragas-Juve Stabia è la partita dell’anno. E’ anche l’ultima (lo sperano tutti in casa biancazzurra, tifosi in primis) allo stadio Esseneto. Per l’occasione, Lello Di Napoli ha voluto rendere omaggio a tutto lo staff che lo ha coadiuvato per tutta la stagione.

“Se oggi siamo vicini ad un risultato incredibile, un miracolo, non è solo merito mio che ho avuto la fortuna di stare davanti ai microfoni o alle telecamere – ha detto Di Napoli -. Il nostro risultato è frutto del lavoro di tante persone che si sono spese con grande professionalità. A cominciare dal dottore Taverna, che per i ragazzi è stato come un padre, ai miei collaboratori Criaco e Pellegrino, ai magazzinieri, ai custodi, a Ciccio Nobile, a Biagio Nigrelli e anche a Cristian Licata sebbene è arrivato da poco.
Poi un ringraziamento particolare devo riservarlo a Peppino Tirri, se oggi sono qui è grazie a lui. Anche Totò Catania con il quale ci siamo incontrati prima di iniziare questa avventura e con il quale c’è subito stato feeling. Infine voglio ringraziare la mia famiglia”.

A questo punto Di Napoli interrompe il suo discorso, un nodo alla gola lo blocca e anche qualche lacrima viene giù. Anche gli allenatori hanno un cuore.

“Mia madre sta attraversando un momento difficile – ha spiegato – la mia compagna mi è stata sempre vicina, mia figlia vive lontano da me ma mi ha sostenuto sempre. Questo mio discorso non vuol essere un saluto di commiato, ma ritengo fosse il momento giusto per farlo. Con la società ci parliamo da diverso tempo, c’è una grande stima reciproca e spero di continuare questa avventura anche nella prossima stagione”.

La prossima stagione, un argomento che Silvio Alessi, che ha affiancato il mister in conferenza stampa, non ha voluto discutere. “Per adesso pensiamo alla partita di domani – ha detto Alessi – intanto prendiamo anche atto del fatto che Giavarini è qui, saremo insieme a pranzo, a cena e domani. Stiamo parlando ma questo non è il momento di parlare di questioni societarie”.