Il 25 marzo scorso, ha avuto luogo il congresso territoriale dell’Unione degli Studenti di Agrigento, presso l’ufficio Fed. Ar. Com, sito in via Diodoro Siculo.
All’importante evento hanno preso parte diverse realtà sociali e politiche dell’Agrigentino, come il neopresidio territorale di Libera, per conto del quale è intervenuta la presidente Carmela Pistone, il gruppo 283 di Amnesty International, rappresentato da Sabina Castiglione, e il gruppo dei Giovani Comunisti di Agrigento, il cui coordinatore è Salvatore La Marca.
Presente anche Alessio Grancagnolo, membro dell’esecutivo regionale dell’UdS, portavoce, oltre che dei suoi, dei saluti di Sara Zappulla, coordinatrice dell’esecutivo regionale UdS, e di Andrea Nicolini, membro dell’esecutivo nazionale.
In seguito agli interventi degli ospiti, sono state presentate le tesi scritte dai ragazzi del coordinamento agrigentino, importanti documenti rappresentativi dei valori, dei principi e delle idee condivisi da tutti gli studenti che fanno parte del neosindacato.
Il primo principio esposto nella prima tesi, argomentata da Davide Amato, è l’antifascismo, condizione essenziale per un gruppo o un’associazione che voglia portare il cambiamento in una città come Agrigento, iniziando proprio con il combattere i pregiudizi e gli ideali di matrice razziale, ma anche le discriminazioni di genere o di orientamento sessuale.
Nella seconda tesi, esposta da Danilo Mungiovì, sono stati affrontati i temi dell’antimafia e dell’ambiente, rilevanti in una terra come la Sicilia, distrutta dalle organizzazioni mafiose. La nostra terra deve tenere conto di una lunga serie di problematiche ambientali, come l’inquinamento delle acque delle sue spiagge o la presenza, nella vicina Niscemi (CL), delle potenti antenne MUOS, strumento di militarizzazione della regione, in grado di emettere radiazioni nocive per salute degli abitanti, tra i quali si è registrato un aumento dei casi di leucemie infantili, linfomi e melanomi.
La tematica centrale della terza tesi, presentata da Flavio Neri, è stata quella del diritto allo studio, spesso non garantito a molti ragazzi, date le difficoltà scaturite dall’eccessivo costo dei trasporti e dei libri, nonché dall’imposizione in molte scuole del contributo scolastico, che per quanto dovrebbe essere volontario viene spesso spacciato come obbligatorio. Avanzate anche proposte riguardanti l’organizzazione di aule pomeridiane autogestite dagli studenti, nelle quali poter costruire momenti di dibattito, formazione e crescita culturale, politica e personale.
Il congresso si è concluso con l’elezione dell’esecutivo. I membri dunque sono: Davide Amato in qualità di Coordinatore, Danilo Mungiovì come Responsabile Organizzazione, Flavio Neri come Tesoriere.
Chiaro il messaggio comunicato dagli studenti agrigentini: la volontà e la disponibilità a cooperare con le varie realtà politiche e sociali agrigentine per cercare di portare il cambiamento in una terra afflitta da un grande problema: l’indifferenza dei propri cittadini, male sociale che l’UdS Agrigento si propone di combattere.