“Il quadro che emerge dall’indagine Swg-Confesercenti sulle vacanze estive degli italiani per il 2016 conferma l’appeal che esercita la Sicilia e il particolare momento favorevole per la nostra Isola”.

Così il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina commenta i dati dello studio sulle tendenze dei viaggiatori per la prossima stagione estiva.

“Mete più vicine, più sicure, preferenza per il mare e le città d’arte, per vacanze più lunghe e più economiche. Un quadro – continua Vittorio Messina – che può privilegiare la Sicilia, le sue coste e il suo ricchissimo patrimonio artistico. Il 2016, come si evince dall’indagine – aggiunge Messina – sarà dunque l’anno del rilancio per le vacanze estive degli italiani e per quanto riguarda le mete, le destinazioni entro i confini nazionali continuano ad essere le preferite (76%),  mentre il 27% si recherà in altri Paesi europei. Tra le destinazioni nazionali, in testa alla classifica delle regioni più gettonate dopo la Puglia (16%) c’è la Sicilia (11%). Spenderanno oltre 33 miliardi di euro, tre miliardi in più rispetto allo scorso anno”.
Secondo l’indagine Swg- Confesercenti, il fattore che più di tutti condizionerà la scelta delle ferie estive sarà la spesa.Quanto alla scelta delle strutture in cui pernottare durante la vacanza, più della metà continuano a preferire alberghi, pensioni (36%) e case in affitto (25%), seguiti da un 16% che sceglierà bed&breakfast ed un altro 13% utilizzerà case di proprietà o si farà ospitare in casa di amici o parenti.

“Dai risultati dello studio – conclude il presidente di Confesercenti Sicilia – emerge la voglia di muoversi  e, nonostante la crisi, di non rinunciare alle vacanze estive scegliendo località più vicine, limitandosi a spostarsi da una regione all’altra dell’Italia, senza per questo non trovare posti suggestivi che non temeono concorrenza rispetto anche a mete esotiche. Tutte indicazioni che rappresntano un vantaggio per la Sicilia che si propone con un’offerta vastissima di localtà di grande richiamo e fascino. Ma per approfittare di questa grande chance, gli imprenditori del settore turistico siciliano devono sapere andare incontro a questa voglia di vacanze,  offrendo il miglior rapporto possibile tra qualità dei servizi offerti e costo per il pubblico. Sono certo che come hanno sempe fatto, affrontando con coraggio le mille difficoltà che vivono quotidianamente tra cui  la esasperante burocrazia, i costi di gestione, la pressione fiscale, il difficile accesso al credito, la mancanza di una programmazione istituzionale, le nostre imprese del settore saranno all’altezza della situazione e daranno il loro contributo al rilancio dell’economia regionale”.