Claudia Casa, coordinatrice del Comitato unitario di Agrigento “Vota SI per fermare le trivelle” replica alle illazioni di Marcello La Scala sul presunto immobilismo del Comitato:

“Non ci meraviglia affatto che il consigliere comunale Marcello La Scala abbia sentito improvvisamente (ed alquanto improvvidamente…) il bisogno di mettersi a “sgomitare” per conquistare il gradino più alto sul podio della propaganda referendaria a favore del SI per fermare le trivelle. Al contrario, eravamo semmai stupiti del fatto che fino ad ora, lui ed il suo gruppo, si fossero limitati a fare lo sforzo di sensibilizzazione che tutti quanti stiamo producendo senza cercare di primeggiare a tutti i costi e di apparire come gli unici ad avere veramente a cuore le sorti del nostro mare.
Ieri, finalmente, il nostro stupore si è dissolto ed il consigliere Marcello La Scala si è manifestato in tutta la sua supponenza pronunciando una vigorosa reprimenda nei confronti di questo Comitato unitario di Agrigento ed accusando le associazioni, i movimenti ed i cittadini che ne fanno parte di immobilismo e sostanzialmente di inutilità. Il tutto senza conoscere nulla di ciò che il Comitato ha fatto, sta facendo e continuerà a fare da qui al 17 aprile, basando il suo convincimento sul fatto che non ci ha visti a Porta di Ponte e non ci ha visti a Piazzale Aster, dove lui ed il suo gruppo sono stati meritoriamente ed a più riprese a fare volantinaggio.
Al consigliere Marcello La Scala, che – vista la sua sete di protagonismo assoluto – si è ben guardato dal prendere parte alla costituzione di questo Comitato, vorremmo ricordare che il voto referendario del 17 aprile non è limitato al solo territorio comunale di Agrigento, che la nostra provincia è grande e che per raggiungere il fatidico quorum occorrerà raggiungere anche gli angoli più remoti del microcosmo agrigentino. E questo è quello che questo Comitato unitario sta facendo: produrre certamente il “contagio” ad Agrigento città: sabato scorso siamo stati al mercato del contadino di Villa Bonfiglio e prima ancora eravamo stati a quello dell’associazione Fiere Sicane di Fontanelle ed abbiamo già richiesto l’occupazione del suolo pubblico per realizzare presidi informativi in città in diversi giorni ed in diversi luoghi, oltre ad avere in programma incontri nelle scuole e con le comunità parrocchiali. Ma realizzare al contemnpo il massimo dell’informazione anche nei Comuni dell’entroterra, dai quali peraltro viene una forte richiesta di saperne di più sull’argomento referendario soprattutto da parte dei giovani.
Invitiamo quindi il consigliere Marcello La Scala, almeno in questa delicata fase che richiede impegno personale e totale dedizione alla causa da parte di ciascuno, di smetterla di fare il censore e soprattutto di mettere da canto la malcelata tentazione di manifestarsi come l’unico vero oppositore delle trivelle. Continuino a lavorare, lui ed il suo gruppo, come stanno facendo e lascino gli altri ai compiti ed agli obiettivi che si sono dati”!