Si può fare comunicazione sulla Sagra del mandorlo in fiore ma senza giornalisti? Secondo il Comune di Agrigento sì, visto che ha emesso un avviso di gara (parzialmente corretto con una determina dirigenziale) dove si offre un compenso di quattromila euro per promuovere da metà gennaio a tutto marzo, la tradizionale manifestazione, ma senza richiedere il requisito basilare e ineludibile dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti da parte degli aspiranti.
La rettifica successiva, quasi a voler mettere una pezza a una cosa nata già male, dice che non si tratta di “Ufficio stampa” ma di “Promozione e comunicazione eventi sagra”, come se non fosse la stessa identica cosa. E parla genericamente di un codice degli appalti che “consente” (e quindi non impone) la partecipazione a concorrenti iscritti “presso i loro ordini professionali” ma non come requisito.

La sezione di Agrigento dell’Associazione siciliana della stampa denuncia questa gravissima violazione delle leggi vigenti in materia che fanno emergere persino il reato di concorso in esercizio abusivo della professione. Il sindacato dei giornalisti chiederà un incontro urgente all’amministrazione comunale di Agrigento e, se non bastyasse, metterà in atto ogni azione – anche legale – per impedire che si attui questo disegno tendente a bypassare la presenza di giornalisti iscritti all’Ordine nell’ufficio stampa (o comunque lo si voglia chiamare) della manifestazione che da decenni fa conoscere la città nel mondo e richiama l’attenzione dei media nazionali e internazionali.