Il ministro dell’Interno Angelino Alfano alcuni giorni fa è venuto ad Agrigento per presiedere in Prefettura un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico in vista della imminente stagione estiva.

Realizzando il rigassificatore a Porto Empedocle, alla luce dei drammatici avvenimenti che stanno avvenendo in ogni parte del mondo ed ora anche in Europa, altro che problemi di sicurezza legati agli ambulanti abusivi.

Il rigassificatore diventerebbe un obiettivo sensibile, ovvero, a rischio attentati terroristici. Si può correre questo rischio?

No. Proprio no. In tanti da tempo lo denunciano. A maggior ragione ora, alla luce di quanto sta avvenendo in ogni parte del mondo e di quanto è accaduto ora in Francia con l’attentato jihadista, e decapitazione, sferrato, attenzione, a uno stabilimento di gas.

L’attentatore aveva intenzione di fare saltare in aria, con conseguenze apocalittiche, l’intero stabilimento. E – da rabbrividire – si sarebbe pure fatto un selfie con la testa mozzata del suo datore di lavoro e l’ha poi inviato su WhatsAp.

Agghiacciante.

Ecco perchè sarebbe “interessante” sapere cosa ne pensa Angelino Alfano nella qualità di ministro dell’Interno. Ma anche come agrigentino. Magari facendosi portavoce in sede governativa delle preoccupazioni dei suoi concittadini