Era il 22 maggio del 2015, eravamo in piena campagna elettorale, e l’allora candidato a sindaco del Comune di Agrigento, Calogero Firetto, diceva le testuali parole a proposito della Via Volpe:

“E’appena giunta la notizia che è stato firmato il decreto di finanziamento di 300 mila euro. Entro 12 giorni potranno cominciare i lavori, cioè trascorso il tempo necessario per il confronto competitivo tra le ditte che è previsto per legge”.

Nel giro di poche ore, forse minuti, anche Silvio Alessi, anch’egli candidato a sindaco per la città di Agrigento dichiara:

“Ringraziamo il Commissario straordinario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, che dopo il nostro incontro dello scorso 8 maggio, ha immediatamente accolto l’invito sollecitando l’intervento del Governo regionale per riaprire la via Volpe“.

La paternità di tale finanziamento non è ben chiara visto che entrambi hanno detto che sarebbe stata riaperta la Via Volpe, fatto sta che sono passati i 12 giorni ed effettivamente la Via Volpe sembra essere stata riaperta al traffico, una sola carreggiata per auto berline e cicli e motocicli, è chiaro, l’altra evidentemente per i soli fuoristrada vista la montagnetta che si è venuta a creare. Purtroppo la verità è che non vi è alcuna traccia di lavori in corso d’opera nè si hanno notizie di bandi per la messa in sicurezza del costone ma in tanti sono a percorrerla. E la segnaletica? E’ presente, messa in funzione dalla polizia municipale nei luoghi dove sono presenti le deviazioni ma, quotidianamente, viene abbattuta e lasciata alla libera interpretazione: vuol dire che si può passare e si sono dimenticati a toglierla? Nel dubbio in tanti, incuranti delle conseguenze nefaste nel caso di caduta di materiale dal costone, la attraversano da un senso e da quello opposto.

Ecco, la Via Volpe è finalmente percorribile, promessa mantenuta, obiettivo raggiunto!