Valeria Quinta Vinti
Valeria Quinta Vinti

Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare ed intervistare Valeria Quinta Vinti, insegnante laureata in Scienza dell’educazione e formazione e con laurea magistrale in pedagogia, candidata al Consiglio Comunale nella lista “Noi con Salvini”.

Quali sono le motivazioni della sua candidatura nella lista “Noi con Salvini”?

 Ho deciso di candidarmi nella lista “Noi con Salvini” perché da tempo condivido le posizioni e i programmi di Matteo Salvini e oggi sono convinta che Marco Marcolin, il candidato sindaco che sostengo, rappresenti la svolta e il cambiamento per dare riscatto alla nostra città. Sono convinta che l’On Marcolin, non avendo legami con il territorio e non subendo i condizionamenti dell’ambiente, rappresenti  la scelta giusta per rilanciare Agrigento.

Quali sarebbero le prime urgenze da affrontare qualora gli agrigentini vi chiamassero al  Palazzo dei Giganti?

Avere un quadro chiaro delle urgenze e delle priorità nella scala delle esigenze cittadine è alquanto difficile perché penso che ad Agrigento nulla funzioni bene e che tutto sia da ricostruire. Lo sviluppo della città è legato  ai seguenti  tre punti fondamentali : decoro, pulizia e ordine. La prima condizione per rendere la città più vivibile è legata alla pulizia e al decoro per cui sarebbero indispensabili diversi interventi urgenti e straordinari relativamente al rifacimento dei marciapiedi, al rifacimento del manto stradale, alla cura del verde pubblico, delle aiuole e dell’arredo urbano. Da non trascurare, quindi, una generale riqualificazione della città intera, dal centro ai quartieri periferici, ormai lasciati al degrado nonché interventi di recupero e riqualificazione del centro storico cercando di favorirne la ripopolazione. Sarebbe, altresì, opportuno incoraggiare la rivitalizzazione del centro della città attraverso incentivi e agevolazioni per l’apertura di nuove attività idonee anche a creare nuova occupazione.

Cosa ritiene necessario per incrementare lo sviluppo del turismo?

 E’ sotto gli occhi di tutti lo stato di abbandono in cui versa la città nonostante la consapevolezza dell’esistenza di un imponente patrimonio archeologico idoneo a garantire uno sviluppo turistico ottimale. La città usufruisce soltanto del turismo di passaggio a causa della mancanza di servizi e di adeguate strutture. In particolare non bisogna trascurare il beneficio del flusso turistico in un territorio che offre siti di grande interesse storico e paesaggistico che potrebbero incrementare la vivibilità della città e la creazione di strutture ricettive in grado di soddisfare le varie richieste. Sarebbe opportuno, inoltre, anche realizzare un calendario annuale di eventi, dal teatro alla letteratura e dall’arte alla musica, con manifestazioni capaci di attirare l’attenzione e, quindi, l’adesione delle persone interessate non solo in ambito locale ma anche provinciale o di provenienza turistica.

Cosa propone per il centro balneare di San Leone?

Per le sue caratteristiche territoriali e naturali San Leone dovrebbe vivere di turismo ma attualmente vive purtroppo una condizione di degrado e abbandono. La zona balneare presenta un lungomare invidiabile e chilometri di spiagge che dovrebbero garantire lo sviluppo turistico e l’occupazione ma le ricchezze della costa sanleonina non vengono sfruttate a causa dell’incuranza delle amministrazioni che si sono susseguite. A mio avviso occorrono interventi urgenti di riqualificazione generale del territorio e, in via preliminare, il monitoraggio dello stato di salute del mare e delle spiagge. Tra i provvedimenti urgenti ritengo sia necessaria anche una verifica sullo stato delle fognature nonché sugli eventuali scarichi abusivi. Concludo sottolineando anche la necessità di regolamentare il fenomeno dilagante dei venditori ambulanti abusivi e dell’accattonaggio, fenomeni che da qualche tempo stanno assumendo una posizione eccessiva e preoccupante nonché lesiva dei diritti dei commercianti che regolarmente pagano le tasse.