Io sostengo e sosterrò sempre Agrigento”.
E’ uno dei passaggi più “ad effetto” del ministro Angelino Alfano che ha presentato sabato pomeriggio la lista del “Nuovo centrodestra-Area popolare” in corsa per il l prossimo consiglio comunale a sostegno di Lillo Firetto sindaco.
Il ministro sa che in tanti in città – e non solo durante questa campagna elettorale – gli rimproverano che sicuramente avrebbe potuto e potrebbe fare di più per Agrigento, scivolata inesorabilmente agli ultimi posti di tutte le classiche nazionali.
Alfano per un attimo mette da parte l’appartenenza ad uno schieramento, ad una coalizione e si presenta alla città, da uomo di governo e da agrigentino allo stesso tempo.
E’ sicuro che Firetto riuscirà a diventare sindaco, “perché ha qualità ed ha saputo governare”. E’ lui il candidato che il Nuovo Centrodestra appoggerà. Ma chiunque dovesse vincere lui sosterrà sempre Agrigento.
Da agrigentino e come uomo di Governo ciò che prevale, il solo colore che conta è quello della città di Agrigento indipendentemente da chi alla fine riuscirà a sedersi a palazzo dei Giganti.
Con Alfano nella sede della politica in via Giovanni XXIII ci sono tutti i candidati al consiglio comunale della lista Ncd, i parlamentari Giuseppe Marinello, Nino Bosco ed il deputato regionale Vincenzo Fontana.
Ci sono tutti i suoi fedelissimi, tutti sono convinti della vittoria di Firetto, ma Firetto non c’è e qualcuno si chiede come mai. Già perche?
E siamo ai programmi con tre obiettivi su tutti e che nelle aspettative di Alfano – ne è convinto – contribuiranno a fare decollare la città: al primo posto il rilancio dell’università sempre sul punto di chiudere, quindi la creazione di un porto turistico a San Leone e la restituzione agli agrigentini il parco Mediterraneo di Villaseta.
“Per raggiungere questi obiettivi – dice all’Ansa Alfano – serve una amministrazione che funzioni e che abbia una qualità, quella di sapere governare bene. Noi pensiamo che Calogero Firetto abbia questa capacità. Lo ha dimostrato a Porto Empedocle e saprà dimostrarlo anche ad Agrigento. Di questo siamo certi”.
Poi non poteva non essere affrontato l’argomento rigassificatore di Porto Empedocle al centro della campagna elettorale con accuse, denunce ed esposti.
Alfano evita di parlarne. Sa che rischierebbe di rimare invischiato in polemiche che in questo momento vuole evitare ed allora si sottrae agli interrogativi preferendo parlare di programmi. “Noi presentiamo i nostri. Chi vuole dare una mano ad Agrigento dica cosa vuole fare”.
Sulla lista non ha comunque dubbi. “E’ composta da metà donne e metà uomini. Crediamo che sia rappresentativa di tutta la società agrigentina . Alcuni candidati ho avuto modo di conoscerli in queste ore perché sono frutto del rapporto dei nostri amici, del nostro gruppo dirigente di Agrigento e devo dire che abbiamo fatto una lista nella quale vi sono tanti professionisti, tanti ragazzi, cinque candidati under 30. Tanto entusiasmo per cambiare Agrigento e per dare una mano d’aiuto a questa straordinaria città”.