“Nella grave crisi che il Paese attraversa, l’agricoltura, specie nel Mezzogiorno, rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia del nostro Paese. Tantissime imprese agricole italiane, negli ultimi anni, stanno investendo nell’agricoltura biologica. Le produzioni agroalimentari di qualità sono ormai diventate strumento per la promozione dei territori, ed i comuni italiani situati in contesti rurali di qualità, investono molto sulla promozione della ristorazione biologica e sullo sviluppo ecosostenibile, incentivando, altresì, lo sviluppo delle produzioni biologiche, tipiche e di qualità”.
Anche per queste ragioni il deputato nazionale del Partito democratico Antonino Moscatt, ha presentato un Odg approvato dal Governo, che impegna lo stesso ad attivarsi per l’istituzione della denominazione di “Comuni Bio” e quindi di un registro nazionale di tali Comuni.
“Tale nuovo modello di sviluppo ed economia – prosegue l’esponente Pd – potrebbe essere incentivato, guidato e messo in sinergia attraverso una rete di strutturata di ‘comuni bio’. Quest’ultimi diventerebbero attrattori turistici e consentirebbero ai comuni interessati di avere strumenti di promozione del proprio territorio e delle proprie risorse. Iniziative similari come ‘i borghi più belli d’Italia’ hanno permesso un incremento significativo del flusso turistico nei comuni interessati ed hanno, di fatto, impegnato tali Comuni ad adoperarsi per mettere in essere azioni di riqualificazione del proprio contesto urbano ed iniziative di animazione culturale. Ho impegnato il Governo a realizzare, anche di concerto con gli ordini professionali di settore, l’Anci e le associazioni di categoria, un preciso dispositivo a cui far fede per ottenere tale denominazione e magari sfruttare tale rete comuni bio per collegarsi a iniziative – conclude Moscatt – come Expo 2015”.