E’ online da oggi attraverso il sito della Camera di commercio di Agrigento (www.ag.camcom.gov.it ) il servizio base di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche amministrazioni.
Dal 6 giugno scorso, tutte le Pubbliche amministrazioni centrali sono tenute per legge a ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico e, a partire dal mese di aprile del prossimo anno, l’obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche amministrazioni.
Il nuovo strumento, messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Unioncamere, si rivolge a tutti i piccoli fornitori della Pa, senza alcun onere per l’impresa.
“A fare da ponte e da volano sul territorio continua ad essere la rete camerale – sottolinea il presidente Vittorio Messina. “Insomma – continua – le Camere rimangono impegnate a fare dell’Italia un ambiente più facile dove essere impresa. L’obiettivo del servizio è quello di agevolare le imprese ad adeguarsi alle nuove regole di fatturazione e favorire una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale”.
Le PMI possono così adeguarsi alla nuova realtà digitale, semplicemente collegandosi al portale di servizio segnalato sulla home-page della Camera di commercio e dell’Unioncamere, senza dover scaricare alcun software.
Un altro servizio offerto, da pochi giorni, dal sistema camerale riguarda i certificati e le visure camerali che hanno affiancato alla loro versione italiana anche quella in lingua inglese, arricchendo così l’offerta dei documenti ufficiali che possono essere richiesti all’anagrafe delle imprese delle Camere di Commercio Italiane realizzata e gestita da InfoCamere.
Il progetto si inserisce nell’ambito del cosiddetto decreto “Destinazione Italia” che punta a creare misure per favorire gli investimenti in Italia da parte delle imprese estere e dall’altra facilitare l’accoglienza delle imprese italiane nell’ambito delle economie straniere.
“Le nostre imprese impegnate in attività di import-export – aggiunge Vittorio Messina – saranno così agevolate nel momento di fornire la documentazione richiesta dalle autorità straniere, potendo ottenere un certificato in lingua inglese allo sportello della Camera di Commercio o sul portale registroimprese.it, senza doversi avvalere di una traduzione giurata, consentendo di fatto per l’azienda un risparmio sia in termini di tempo che di costi. Inoltre, secondo quello stabilito dal decreto legge, l’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero sarà esente dall’imposta di bollo”.