Un quartiere della Santa Margherita in corso di ricostruzione non ha la fornitura elettrica che consente ai cittadini che hanno ricostruito la propria casa di abitarvi. Nella zona sud della cittadina del Gattopardo, dove vivono dalle 600 alle 700 persone, sono tanti pali in cemento che sostengono diverse decine di contatori. Ma sono contatori che servono per alimentare i cantieri edili che pian piano stanno ricostruendo la zona di via Cannitello. Una elettrificazione precaria, su pali in cemento che spuntano in mezzo a montagne di terra, che un giorno dovranno dare spazio alle strade, ai marciapiedi, alle fogne, al verde ed alla pubblica illuminazione, in definitiva all’urbanizzazione primaria, oggi totalmente assente. Si stima in circa 12 milioni di euro. Una urbanizzazione oggi assente per via dei mancati finanziamenti da parte dello Stato, arrivati con il contagocce. Così chi ha ricostruito la sua prima casa, dopo quasi mezzo secolo di attesa di quel lontano 1968, vuoi con i contributi della ricostruzione, dopo aver abitato in baracche coperte di amianto, e dopo aver investito tutti i propri risparmi di una vita, si ritrova oggi beffato.