E’ stata depositata all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Agrigento, ed è a disposizione anche degli organi di stampa, una copiosa documentazione che contiene le motivazioni che hanno spinto il gruppo Mpa ad avviare l’iter per la mozione di sfiducia al sindaco.
“Abbiamo impiegato certamente qualche giorno per strutturarla – affermano Alfonso Vassallo, Francesco Picone, Riccardo Mandracchia e Aurelio Trupia – ma francamente non è stato complicato individuare le inadempienze e le criticità amministrative che hanno caratterizzato questi due danni del governo Zambuto. Perché sono davvero tante e così variegate, che c’è stato solo l’imbarazzo nella scelta. Fermo restando – aggiungono gli esponenti del movimento per l’autonomia – che ai contenuti da noi individuati se ne potranno aggiungere tranquillamente altri. Sono infatti bene accetti i contributi e le osservazioni che arriveranno da tutti i consiglieri dell’opposizione, con i quali vogliamo pienamente condividere questa azione e sposare questa importante iniziativa, per la quale non c’è alcuna gara per la paternità. Dal momento che il percorso, fin qui svolto, ci ha visti, anche se a volte con sfumature diverse, assumere sostanzialmente, in un clima di grande collaborazione, una posizione di convergenza rispetto alle iniziative da portare avanti. Invitiamo allora i consiglieri, che in occasione di una recente seduta d’aula si sono espressi chiaramente in contrapposizione al sindaco – osservano Vassallo, Picone, Mandracchia e Trupia – di partecipare fattivamente alla stesura definitiva del documento e quindi di sottoscrivere la mozione di sfiducia contro Zambuto”.
Fino a questo momento le firme sono sei. Ne serviranno almeno altre sei per l’inserimento del punto all’ordine del giorno, che non potrà avvenire prima della scadenza dei due anni di mandato. Il primo giorno utile è fissato per il 29 maggio.