“Raccogliamo il grido d’allarme di alcune attività produttive che operano in contrada Ciuccafa, a Porto Empedocle, e siamo pronti a sostenere le loro ragioni”. Il presidente e il segretario provinciale della Cna di Agrigento, Mimmo Randisi, e Piero Giglione prendono posizione a seguito delle difficoltà manifestate da un gruppo di esercizi commerciali presenti nell’agglomerato della cittadina marinara, rimasti isolati a seguito dei lavori di ammodernamento che hanno interessato la statale 115.
“Siamo certamente contenti che l’arteria in questione, attraverso l’apertura della rotatoria, sia stata messa in sicurezza e il traffico sia scorrevole – aggiungono i vertici provinciali della Cna – ma non possiamo fare finta di niente rispetto ad un rischio molto concreto che le botteghe, penalizzate dalla rigidità degli interventi, possano chiudere i battenti. Sono rimaste infatti letteralmente intrappolate. Per intenderci, gli automobilisti in transito non hanno più la possibilità di potere accedere nell’agglomerato. Il risultato è che questi operatori, ci riferiamo ad esempio a titolari di panifici, tabaccheria e cosi via, hanno sensibilmente ridotto le loro vendite e sono fortemente preoccupati per il loro futuro. Noi, come Confederazione a tutela degli artigiani e delle piccole e medie imprese, ci rivolgiamo in modo accorato e determinato al Comune di Porto Empedocle e all’Anas affinché, ciascuno per le proprie competenze – concludono Randisi e Giglione – facciano, con sollecitudine, la loro parte per scongiurare la chiusura di queste attività che, in questo particolare momento di crisi economica, sarebbe davvero un danno notevole. Noi non lo permetteremo”.