Giuseppe Arnone e Maria Grazia Di Marco sono stati assolti nel pomeriggio dall’accusa di corruzione in atti giudiziari perchè il fatto non sussiste. Lo ha deciso il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Franco Provenzano, a conclusione del processo con il rito abbreviato. La sentenza ha già le motivazioni.
Il giudicante, sostanzialmente, ha scisso le due azioni: i soldi dati alla Di Marco rientrano nel rapporto amicale esistente con Arnone e non occorrenti per ottenere testimonianze favorevoli.
La vicenda che riguarda l’odierno processo si può riassumere così: secondo l’accusa Arnone (chiesti 3 anni e 4 mesi di condanna) avrebbe promesso e consegnato denaro ed altre utilità a Maria Grazia Di Marco (chiesti un anno e dieci mesi di condanna) mentre era imputato di tentata estorsione e lesioni proprio ai danni della donna davanti al Gup del Tribunale di Agrigento (poi è stato condannato in primo grado per lesioni e violenza privata) al fine di ottenere una testimonianza favorevole. La Di Marco invece è accusata di aver accettato regalie e denaro.